Zidane: “Non mi importa delle critiche: contro l’Inter per prenderci i 3 punti”

Prima dell’ultimo week-end c’era molta fiducia in casa nerazzurra per la trasferta contro il Real Madrid, in programma domani alle ore 21. Poi l’infortunio di Lukaku, il deludente pareggio contro il Parma dei nerazzurri e la netta vittoria per 4-1 dei blancos contro l’Huesca hanno cambiato di molto le aspettative. Ecco le parole di Zinedine Zidane nella conferenza stampa alla vigilia del big match di Champions League.

“DOMANI È UNA FINALE”

L’allenatore francese non vuole cali di tensione: “Conosciamo bene l’Inter, è una squadra molto fisica che gioca bene a calcio. Sarà un’altra partita difficile. Per noi è una finale, come tutte le partite, come tutti i giorni ed è così che la prenderemo. Ci sono tre punti in ballo e vogliamo andare a prenderli“.

TRIO HAZARD-BENZEMA-ASENSIO?
Sicuramente possono fare la storia a Madrid. Tutti e tre sono importanti e son sicuro che faranno cose importanti, vincendo tanto. Hanno tanta voglia di competere e vincere, questo per un allenatore è molto positivo“.

LA TENUTA EUROPEA DEL REAL
Ognuno può farsi la sua opinione. L’anno scorso non abbiamo vinto la Champions, ma quest’anno è un nostro obiettivo. Noi ci puntiamo di nuovo, nonostante quello che la gente pensa fuori da qui.
Non penso a cosa potrebbe accadere in caso di sconfitta, penso solo a dare tutto domani con l’Inter e a vincere. Sulle altre cose io non ho potere“.

IL LIVELLO DEL CALCIO SPAGNOLO
Penso che il calcio stia diventando sempre più livellato anche in Europa, non ci sono più piccole squadre. Sta diventando più difficile e quindi anche più bello. Per questo ogni volta che vinciamo dobbiamo essere davvero felici“.

LA DIFFICOLTÀ DEL GRUPPO B
Tutti i gruppi sono impegnativi, domani abbiamo una partita interna e dobbiamo cercare di vincere“.

IL RAPPORTO CON ANTONIO CONTE
Non siamo in contatto costante. Non mi soprendere che sia diventato un allenatore, anzi, conoscendo le sue caratteristiche è normale. Abbiamo un ottimo rapporto, anche se ci sentiamo poco. Quando mi stavo preparando come allenatore, sono andato a vedere la sua Juventus e ho parlato con lui, è stato bello”.

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