Vezzoni: “Il derby un altro mondo. Essere all’Inter è un orgoglio”

Ecco le parole del giovane giocatore convocato da Conte per il derby. Ha raccontato le sue sensazioni e del suo futuro.

IL GIOVANE CENTROCAMPISTA SI STA ALLENANDO CON LA PRIMA SQUADRA IN QUESTA SITUAZIONE DI EMRGENZA

Franco Vezzoni, centrocampista della Primavera nerazzurra, è stato convocato da Antonio Conte nel derby di sabato sera. Il giovane argentino ha rilasciato un’intervista mundod.lavoz.com.ar, parlando delle emozioni vissute nel clima del derby.

I giorni pre derby

Mi hanno chiamato sabato scorso per iniziare ad allenarmi con la prima squadra. Io e gli altri ragazzi convocati abbiamo fatto i tamponi. La situazione con il covid19 è brutta. Ci siamo allenati per tutta la settimana con i giocatori della prima squadra e poi con i giocatori come Lautaro, Sanchez, Vidal, Lukaku. È come vivere in un altro mondo, non riesco a spiegarlo. È stata una settimana intensa. Non mi aspettavo di essere convocato e quando mi hanno confermato la convocazione non riuscivo a crederci“.

Il gruppo

Ci trattano sempre molto bene. Mi trovo molto bene con i sudamericani. Lautaro Martínez è una brava persona e giochiamo insieme alla Play. È un gran giocatore. A mensa avevamo fatto il tavolo dei sudamericani. C’era anche Nicolás Satriano, che viene anche lui dalle giovanili come me. E si è aggiunto Hakimi, il difensore marocchino, che ci ha trattati davvero bene“.

L’emozione del derby

Il giovedì e prima della partita abbiamo visto dei video, dove c’erano delle indicazioni. Essere in mezzo ai discorsi del pre-derby è stato emozionante. Ho indossato la maglia numero 46. È stato bellissimo. Avremmo dovuto vincere. Ma come ho detto, questa deve essere una motivazione per continuare a crescere. Più ti avvicini ai tuoi obiettivi, più devi sforzarti di fare meglio“.

La famiglia

Sento quotidianamente la mia mamma che è a Córdoba, ma quando ti succede qualcosa di così forte pensi a molte cose. Gli anni in cui mi accompagnava in autobus da Cosquín, da dove veniamo, ad Atalaya. I primi provini, poi la firma nel 2018 a 16 anni. Sapendo che dovrai cambiare vita e che è una responsabilità. Ho mandato un messaggio a mia madre perché era mattina presto quando mi hanno confermato la convocazione. Poi mi ha chiamato. Ero felice“.

Il futuro

Ho 18 anni e c’è molto avanti a me. Devo ancora conquistarmi il mio spazio. Se mi alleno bene, giocherò bene. Quindi, le cose accadranno da sole. Essere all’Inter è un orgoglio. Ci sono argentini che hanno scritto una bella storia qui. Questa è una responsabilità. Questo è uno dei club più importanti del mondo. Sogno l’esordio e anche la convocazione per andare in Nazionale. Ma tutto dipende da me“.

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