Milito: “Gap con la Juve ridotto”. Zanetti e Cambiasso: “Lautaro fortissimo”

 Al Teatro Strehler di Milano è andato in scena il Festival dello Sport 2020 che come sempre raduna appassionati di sport ed esperti del settore. In una pagina dedicata all’Argentina sono intervenute ex leggende nerazzurre che hanno regalato grandissime emozioni ai propri tifosi, tra i quali lo storico capitano Javier Zanetti.

ZANETTI, CAMBIASSO E MILITO: CUORI ARGENTINI E NERAZZURRI

Esteban Cambiasso, presente all’evento, parla del suo amore per Milano: “Ho vissuto tante cose belle a Milano, non solo a livello sportivo. Sono nati i miei figli qui. Milano per me è più del Triplete. Ho trovato un posto dove mi sento davvero a casa

“Qual è il ricordo più bello che hai di Milano?

Non è legato alle partite, ma i posti dove abbiamo vissuto. Ho molti ricordi belli, come quelli di spogliatoi, di ritiri. La finale di Madrid e il Barcellona sono sicuramente tra i ricordi più belli, ma quelli vissuti nel privato della Pinetina sono i migliori”.

Non solo, il centrocampista ha poi parlato di ciò che conosce meglio, o vero il calcio.

“In cosa si assomigliano Argentina e Italia dal punto di vista calcistico?”

Ci sono più cose simili che differenze. Ci sono tanti argentini che vengono dall’Italia. L’Italia per noi è importante”.

“In Argentina nel mondo del calcio c’è fame di emergere, questa grinta la vedi anche nei giovani italiani?” 

“I ragazzi possono avere grinta ma hanno bisogno di opportunità. In Italia crescono nei settori giovanili delle squadre, ma sento dire pochissimo che per diventare giocatori devono andare prima in Serie minori come la B e la C. In quei campi penalizzanti, giocano per salvarsi e quando tornano non sono pronti. Noi invece vogliamo che tornino nei grandi club come giocatori costruiti. Dovremmo preparare i ragazzi. Io in generale tendo a difendere i calciatori giovani, perché spesso pensano che devono vivere cose che non so quanto siano obbligatorie. Però devono fare la gavetta. Io ho cercato di fare del mio meglio per rispetto di me“.

Su Lautaro Martinez e Paulo Dybala cosa pensi?

Non sono un giudice e non li giudico. Sono due giocatori bravissimi e per fortuna li abbiamo in Italia. Sicuramente sono il presente e il futuro della Nazionale argentina, possiamo stare tranquilli. Sono in costante crescita. C’è sempre da imparare e loro lo stanno facendo benissimo; sono sempre contento di vederli in campionato e in coppa perché vedo che vogliono fare sempre meglio.

“Le loro caratteristiche tecniche che mi piacciono di più? Dybala ha capacità di tiro nello stretto molto importante. Giocate con palla al piede, lui riesce a fare tiri senza prepararli tanto e sorprende tutti. Non ha necessità di armare ogni gesto tecnico. Di Lautaro apprezzo il muoversi in area. Nel muoversi di Lautaro c’è grande intelligenza. 

“Nel 1978 e nel 1986 avete vinto il Mondiale, a quale sei più legato?

“Al Mondiale del 1990 anche se abbiamo perso in finale. Il Mondiale come tifoso per me è quello“.

“Perché in Argentina è più amato Maradona di Messi, che invece è amato più in Europa?”

“Perché è stato il primo a vincere il Mondiale, i numeri sono dalla sua parte. Maradona viene dalla parte povera dell’Argentina e penso che tutti gli argentini si possano rivedere in lui, nell’illusione di diventare un calciatore come lui. Messi è riconosciuto anche in Argentina ma vive e gioca più lontano, è inevitabile. Milito è stato riconosciuto in Argentina molto di più per essere tornato e aver vinto in Argentina, più di quanto ha vinto con una società gloriosa come l’Inter”.

Non poteva mancare Javier Zanetti, che durante l’evento è intervenuto in streaming, ecco le sue parole:

Rivedi qualcosa di Diego Milito in Lautaro?

Diego è stato uno degli attaccanti più forti. Lautaro si è adattato subito al nostro calcio e sta facendo vedere quanto può contribuire, ha molti margini di miglioramento. Lui è il presente e il futuro dell’Inter ed è importante per il club. Diego lo conosce bene e averlo da esempio è stato importante per Lautaro. Lo vedo quotidianamente alla Pinetina, è un grande professionista. Ha voglia di imparare e stupire e gli auguro di cuore di fare bene“.

“Chi scegli tra Kempes, Maradona o Messi?

Tutti e tre, ognuno nel suo momento. Non mi piace paragonare e scegliere perché credo che ognuno ha fatto cose indimenticabili. Come argentino sono orgoglioso che siano connazionali”.

Anche Diego Milito, sempre in streaming, ha voluto dire la sua:

“Cosa diresti ad un giovane argentino che arriva in Italia?

“Di avere pazienza. Deve cercare di abituarsi in un calcio molto difficile. Lautaro? è un attaccante completo che è stato capace di dimostrare il suo valore”.

“Qual è il gol che ricordi con più affetto?”

“Mi ricordo il primo al Genoa contro l’Ascoli. È stato il mio esordio. Un gol importante con l’Inter è stato quello segnato a Siena, ci ha permesso di vincere uno scudetto molto importante per noi”.

Il gap con la Juve? Vedevo bene l’Inter l’anno scorso e la vedo bene anche quest’anno, il gap sembra ridotto. Mi auguro che l’Inter possa lottare per lo scudetto, lo deve fare per la sua grande storia

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