GdS – I nuovi arrivi rinforzano la rosa. Ma Conte voleva altro

Nonostante alcuni grandi nomi nel mercato dell’Inter rimane una leggera sensazione di amaro per quello che si sarebbe voluto fare nella parte finale della sessione ma che non si è realizzato: è questa l’analisi fatta dalla Gazzetta dello Sport sul mercato nerazzurro.

Situazione esterni

Con l’arrivo di Hakimi, la conferma di Young, il ritorno di Perisic e l’acquisto di Darmian sembrava che la questione esterni fosse risolta per Antonio Conte. Purtroppo non è così, il tecnico salentino avevo infatti chiesto alla società un quarto giocatore di fascia. La prima scelta era Marcos Alonso, l’ex fiorentina che Conte ha allenato al Chelsea. Lo spagnolo era in rottura con il club dopo un litigio con Frank Lampard ma i Blues hanno detto no alla richiesta dell’Inter. I nerazzurri hanno allora virato su Victor Moses. Il ritorno del nigeriano a Milano non si è concretizzato visto che le due società non hanno trovato l’accordo per il prestito.

La questione Nainggolan

Si parlava di ufficialità imminente per il ritorno definitivo di Radja Nainggolan al Cagliari ma alla fine la trattativa non si è concrettizzata. L’Inter voleva cedere il belga a titolo definitivo (o in prestito con obbligo di riscatto) a non meno di 10 milioni. I rossoblu, che avevano già trovato l’accordo con il giocatore, non hanno pareggiato la richiesta dei nerazzurri. Nainggolan resterà dunque a Milano, spetterà a Conte stimolarlo a dare il meglio.

Il punto sulla rosa

L’Inter era partita più che bene sul mercato con l’acquisto di Hakimi pagato 40 milioni più 5 di bonus che è stato il pezzo forte del mercato nerazzurro. In seguito la dirigenza ha dovuto fare le proprie valutazioni per proseguire nella finestra trasferimenti e dopo una riunione a Villa Bellini ha deciso la linea da seguire: prima le cessioni poi gli acquisti. Questo è il motivo principale per cui le trattative per Tonali e Kumbulla non sono andate a buon fine. Poi sono arrivati Kolarov e Vidal praticamente entrambi a 0 e alla fine Darmian. Il nome che Conte aveva fatto alla dirigenza era quello di N’Golo Kante. Per arrivare al francese serviva una cessione importante, doveva partire uno tra Brozovic, Eriksen o Skriniar. Solo lo slovacco è stato vicino a lasciare l’Inter ma il Tottenham non ha voluto affondare il colpo. In attacco dopo la conferma di Sanchez c’è stata la partenza del classe 2002 Esposito e il ritorno di Pinamonti, offerto al Parma per uno scambio con Gervinho che non si è concretizzato.

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