Le pagelle di Atalanta-Inter: D’Ambrosio segna ancora, e che lavoro della difesa!

Al termine di Atalanta-Inter, vinta dagli ospiti per 2-0, ecco i voti che la nostra redazione ha assegnato ai nerazzurri di Milano.

LE PAGELLE

Handanovic 6,5 – Probabilmente si sarebbe aspettato una serata più impegnativa, ma grazie al grande lavoro dei suoi compagni si limita giusto a un paio di interventi di ordinaria amministrazione. Attento nelle uscite e sulle poche conclusioni in porta dei bergamaschi, oltre ad avere il merito di avviare l’azione del gol di Young.

Godin 7 – Ieri sera, al Gewiss Stadium, si è rivisto il Diego Godin che abbiamo ammirato negli ultimi anni all’Atletico, e ultimamente non è cosa rara. Sempre puntuale nelle chiusure, limita Zapata in qualsiasi modo prendendosi anche la libertà, in due occasioni, di portarsi con il pallone a ridosso dell’area di rigore dell’Atalanta. Ottime notizie per Conte in vista dell’Europa League.

De Vrij 6,5 – Il perno della difesa nerazzurra continua ad offrire prestazioni più che positive. In marcatura stretta su Zapata fin dall’inizio, riesce a limitare il colombiano praticamente in tutto, lasciandogli un varco solamente al 90′ a risultato già semi-acquisito. Una delle note più liete del campionato dell’Inter, che sembra aver giovato più di tutti dal passaggio alla difesa a 3.

Bastoni 6,5 – Come per i due compagni di reparto, gara attenta e con personalità al cospetto del miglior attacco del campionato. Elegante in uscita palla al piede e concreto in chiusura, viene coinvolto sempre di più nella manovra offensiva dei suoi, che lo porta spesso a gravitare vicino l’area di rigore avversaria. Giovane e di prospettiva, l’Inter si è ritrovata in casa un difensore mancino perfetto per uno schieramento “a tre”. (Dal 77′ Skriniar 6 – Entra senza troppe responsabilità, ma è bravo a murare Zapata nei minuti finali).

D’Ambrosio 7,5 – Primo gol con la nuova maglia di casa contro il Napoli, primo gol con la nuova maglia da trasferta contro l’Atalanta. D’Ambrosio rappresenta una certezza di questa squadra, utile sia nei tre dietro sia sulla fascia che l’anno prossimo sarà (presumibilmente) di Hakimi. Quattro gol in campionato e tanta affidabilità per un giocatore che probabilmente non sarà il massimo tecnicamente, ma che raramente non correrà dal primo all’ultimo minuto per questi colori (Dal 77′ Biraghi 6 – Poco tempo per l’ex Fiorentina per mettersi in mostra, gioca comunque un quarto d’ora di partita diligente).

Barella 6,5 – Altra partita sontuosa del centrocampista ex Cagliari, che sfiora anche il gol all’inizio. Corsa, quantità, palloni recuperati e anche parecchia classe quando c’è stato da impostare le ripartenze. Barella si è conquistato un posto da titolare anche nell’Inter del futuro, alla faccia di chi lo ha definito un giocatore da squadra di metà classifica. (Dal 90′ Eriksen sv).

Brozovic 6,5 – Imprescindibile nel centrocampo nerazzurro, per ritmi da dettare e gestione della sfera. Ogni volta che il pallone è tra i piedi di Brozovic, la sensazione è che non verrà buttato via a casaccio. Al di là delle voci extra campo degli ultimi tempi, se mai l’Inter dovesse decidere di privarsene, dovrà essere molto brava per trovare il suo sostituto. Perchè un’Inter senza Brozovic, ad oggi, è difficilmente ipotizzabile.

Gagliardini 6 – Partita dai due volti di Gagliardini, che colleziona quota 100 presenze in A con la maglia dell’Inter. Il voto stesso si può definire una media per ciò che ha realizzato nelle due fasi: preciso e puntuale in interdizione, specialmente al momento di pressare i due mediani dell’Atalanta. Meno preciso quando si è trattato di lanciare i compagni verso la porta, con due occasioni nitide per poter sferrare il colpo del K.O. ai ragazzi di Gasperini.

Young 7,5 – A conti fatti, il miglior acquisto della sessione di gennaio dell’Inter. Alla faccia di chi gli dava del bollito o del vecchio, l’ex Manchester United sta stupendo tutti per continuità di rendimento ed efficacia in zona gol. Ieri realizza una rete capolavoro al termine di una bella azione corale della squadra, a dimostrazione di come si sia ampiamente meritato il rinnovo per un altro anno. (Dal 90′ Moses sv).

Lukaku 7 – Non è riuscito a siglare il 16° gol in trasferta (e alla fine l’ha cercato insistentemente) ma la sua prova resta comunque di altissimo livello. La sua capacità di proteggere palla, di far salire la squadra, di attirare a sé tutta la difesa lasciando spazio agli inserimenti dei compagni: tutte virtù che fanno di Lukaku un giocatore “unico”, a detta del suo allenatore. In ogni caso, al primo anno in Serie A, un bottino di 23 reti è davvero tanta, ma tanta roba.

Lautaro 7 – Altra grande prova per il Toro dopo quella con il Napoli. Come per Lukaku, non segna ma fa un gran lavoro per la squadra. Fa a sportellate praticamente con tutta la difesa dell’Atalanta, subisce falli, dribbla a tutto campo. In queste due ultime apparizioni stagionali in campionato sembra essere tornato il Lautaro Martinez di inizio stagione, e adesso i tifosi nerazzurri si augurano che possa continuare in questo modo anche in Europa League. (Dal 71′ Sanchez 6 – Partito dalla panchina, il cileno entra con il solito brio e la solita voglia di spaccare il mondo. A sua discolpa, al momento del suo ingresso il ritmo era già calato di parecchio, ma nonostante ciò ha comunque provato a creare qualcosa con Lukaku li davanti).

Conte 7 – Gara preparata alla perfezione contro quella che è probabilmente la squadra che gioca il miglior calcio in Italia. Fase difensiva impeccabile e gestione del vantaggio finalmente capitalizzata. Poi quelle dichiarazioni nel post partita, che avranno sicuramente un effetto sulla proprietà cinese e non solo.

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