Icardi: “Juve o Napoli? Sto bene a Parigi, l’ho capito subito”

Non appena sono arrivato dall’Italia a Parigi, la mia decisione è stata definitiva“. Queste le parole di Mauro Icardi che parla anche dei rumors su Juventus e Napoli.

ICARDI: “FIRMARE COL PSG È STATO FACILE”

In un’intervista a Le Parisien, l’argentino chiarisce le tempistiche del riscatto PSG e la sua volontà: “L’opzione di acquisto poteva essere eseguita solo in questa stagione. Ma per me tutto è stato definitivo già dalla scorsa stagione“.

L’ex bomber nerazzurro ricorda i momenti decisivi della trattativa: “Quando l’opzione di acquisto è diventata una vera opportunità, ne abbiamo discusso con i dirigenti, con Leonardo. Abbiamo valutato questa situazione con la mia famiglia e insieme abbiamo deciso di rimanere. Poi Leonardo mi ha confermato che l’opzione era stata esercitata. È stato facile firmare“.

Molto più facile di quanto si vociferava, almeno secondo il protagonista della vicenda che allontana Juventus e Napoli “No, no. Mi sento bene a Parigi. Sono tornato in Italia durante le vacanze e ho trascorso lì la quarantena con la mia famiglia. Da Parigi sono vicino, a malapena un’ora in aereo. E in più adesso la mia famiglia si è completamente stabilita a Parigi“.

“CON CAVANI NESSUN PROBLEMA, È UN GRANDE UOMO”

Spesso si è parlato di un asse a doppia corsia con Edinson Cavani (ora svincolato) in partenza verso Milano da Parigi, e spesso si è anche parlato di presunti screzi tra i due attaccanti.

Icardi assicura invece che la convivenza con il bomber uruguagio non ha creato problemi: “Con Edi abbiamo un buon rapporto, dentro e fuori dal campo. È un uomo eccezionale. È il tipo di persona che ti manca sempre“.

L’argentino, che nella sua prima stagione parigina ha indossato la maglia numero 18, confrma di non aver ancora chiesto la numero 9, lasciata in eredità proprio da Cavani

Infine, risponde così a chi gli chiede di commentare le scelte tecniche di Tuchel: “L’allenatore è pagato per fare questo. Non rispondo per la mia personalità. Se ritiene che un giocatore sia meglio di un altro per una determinata partita, è la sua scelta e deve essere rispettata“.

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