Parma-Inter: ecco le pagelle dei nerazzurri dopo il match del Tardini

Un’Inter spente e monotona acciuffa in extremis una importantissima vittoria a Parma. L’11 iniziale non porta da nessuna parte servono 3 cambi di Stellini a suonare la carica.

BASTONI SALVA L’INTER, QUANTE INSUFFICIENZE

Handanovic 6: Incolpevole sul gol, non viene chiamato in causa molte volte ma è attento sulla bordata Kulusevski nel secondo tempo. Amministra con i piedi e regala discreta sicurezza ai suoi.

D’Ambrosio 5: Tutto il reparto balla per l’intero primo tempo e parte della ripresa e Danilo affonda sotto i colpi del tridente crociato. In difficoltà in molti uno contro uno, non garantisce sifficiente sicurezza stasera.

De Vrij 6: Cornelius è un cliente scomodo con cui Stefan ingaggia un duello tutto fidico e sportellate. In ritardo su alcune chiusure, non riesce a guidare il reparto come al solito. Ribalta prestazione e partita con un guizzo su spizzata di Lautaro che riaccende la partita.

Godìn 5.5: Anche l’ex Atleti soffre terribilmente gli uno contro uno in campo aperto, altra storia in marcatura e vera e propria lotta. Sale di livello col passare dei minuti per cedere il passo al man of the match.

Dal 73′ Bastoni 7: La vera sorpresa della stagione colpisce ancora. Entra per mettere al servizio dell’assalto l’educato sinistro. Gestisce bene il pallone e poi si fa trovare al posto giusto per timbrare una vittoria soffertissima. Semplicemente decisivo.

Candreva 5: Insomma. Solito su e giù sulla fascia, ma davanti è impreciso e sul gol guarda Gervinho scappargli via sotto il naso, per poi tentare un recupero in extremis con poca fortuna.

Dal 69′ Moses 6.5: Entra e ricomincia come aveva finito col Sassuolo. Qualche imprecisione e la sensazione di non poter dare niente alla causa vittoia. Poi pesca dal cilindro il coniglio più bello e fa più di metà del gol del vantaggio. Sorpresa.

Barella 5.5: Si batte e si fa carico di compiti di regia che normalmente non gli competono. Tocca molte volte il pallone peccando di rapidità, perdendo la sfera qualche volta di troppo. Mezzo voto in più per l’impegno costante che accompagna la squadra nel momento del bisogno.

Gagliardini 5: Dopo l’errore col Sassuolo non riesce a ribaltare il proprio status. Vaga per il campo non trovando mai l’inserimento giusto, limitandosi al compitino in interdizione che gli riesce con fortuna alterna.

Biraghi 5: Uno dei migliori contro gli emiliani, oggi torna ahinoi su altri standard. Impreciso al cross, non salta l’uomo e si perde nei momenti decisivi.

Dal 69′ Young 6: Si presenta davanti a Sepe e prova a chiudere i conti, ma l’estremo difensore dice di no. Non fa danni e porta a termine con successo il compito di gestione del vantaggio.

Eriksen 5: Male. In una partita dove avrebbe potuto illuminare si eclissa dal gioco schiacciandosi sulla linea difensiva avversaria, demineralizzando la fase offensiva dei nerazzurri. Ha una ghiottisima occasione nella ripresa, che fotografa la sua serata: palla fuori di un metro. Sob.

Dal 69′ Sanchez 6.5: Impegna Sepe e porta dinamismo tra le linee. Conferma ciò che si era intravisto nelle prime uscite post-lockdown. Sarà di nuovo utile nelle prossime uscite, il suo lavoro a Milano non è finito

Lautaro 5.5: Sembra possa essere la su serata in avvio, in cui si intravedono delle giocate delle sue all’orizzonte. Purtroppo lì rimangono, e la sua prestazione si rivela inconcludente. Mezzo voto in più per l’incornata che porta al gol De Vrij.

Dal 89′ Borja Valero s.v.

Lukaku 5: Serata decisamente no. Cercato molte volte spalle alla porta, perde molti palloni in posizione quasi da “post alto” cestistico. Altrettanto impreciso in area, dove nel primo tempo non trova la deviazione su rasoterra di Candreva che avrebbe livellato tutto molto prima.

All. Stellini 6: Dirige dalla panca la partita preparata insieme a Conte, assistendo a 70′ minuti sottotono. Poi i cambi e il cambio di volto dell’Inter lo premiano. Elogia la reazione nel dopopartita, forse con eccessivo ottimismo, ma stasera, alla fine, ha avuto ragione lui.

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