SpazioInter’s Stories – Maicon, un colosso nella storia

Noi interisti siamo autoironici, spesso ci aiuta. Ma quando parliamo di maledizione delle fasce non stiamo mica scherzando. Siamo stati abituati bene, fin troppo. Prendiamo come esempio l’out di destra: nessuno regge il confronto con Maicon. Leggenda nerazzurra e beniamino della Nord, lui sì che merita di essere protagonista di questa SpazioInter’s Stories…

DESTINO VINCENTE

Per renderci conto di quanto il mercato calcistico sia cambiato nell’ultimo decennio, pensiamo che nel 2006 Massimo Moratti con 6 milioni di euro si aggiudicò un giocatore del calibro di Maicon Douglas Sisenando (talento riconosciuto da tutti e che aveva impressionato con le maglie di Cruzeiro e Monaco) mentre ora con la stessa cifra si riesce a concludere poco o nulla. Altri tempi…
Il brasiliano entra subito in sintonia con Mancini e i compagni. Il suo esordio, vincente in Supercoppa contro la Roma, è uno spoiler della sua carriera a Milano: vince tutto
All’arrivo di Mourinho è già leader. E di quel magnifico 2010 come dimenticare quel la cavalcata in Champions… Lui la firma ce l’ha messa, bella grossa, realizzando un gol al Barça in semifinale.

Decide di partire nell’estate 2012 per raggiungere Mancini a Manchester, sponda City. Si rivela un flop e fa ritorno in A con la maglia della Roma, senza però tornare ai livelli del periodo interista. Maicon e l’Inter erano fatti l’uno per l’altra.

FIRME D’AUTORE

Maicon ha contribuito a reinventare il ruolo del terzino, a renderlo più offensivo e moderno. Nella sua esperienza nerazzurra non sono mancati gol e assist, ma ci sono due reti in particolare che i tifosi ricorderanno per sempre.

Il primo [12:28] è il destro al volo, con tanto di palleggi, che supera Buffon sblocca la sfida contro la Juventus nel 2010. La ciliegina sulla torta nella stagione del Triplete.
Il secondo [17:50] è il missile terra-aria nel suo ultimo derby di Milano vinto per 4-2. Un colpo da game, set, match, che scuce dal petto dei cugini il tricolore (che passerà alla Juventus).

SEMPRE IL SOLITO…

Maicon è il prototipo di brasiliano: sorridente, burlone e con un debole innegabile per la birra. C’è chi ha saputo gestirlo, come Mourinho, e chi no, come Dunga. Ma in questo caso a rimetterci è stato proprio il colosso.

Era il settembre 2014 e Maicon aveva alzato leggermente il gomito insieme ad alcuni compagni di nazionale. All’ex Inter venne la geniale idea di usare del pepe per far credere a Elias di aver avuto rapporti sessuali con alcuni uomini mentre era sotto l’effetto dell’alcol. Lo scherzo andò a buon fine, ma lui dovette uscire allo scoperto e prendersi la responsabilità davanti al c.t. Dunga. Morale della favola? Lascia il ritiro della nazionale e non vestirà mai più la divisa verdeoro.

CHE FINE HA FATTO?

Lo scorso 31 dicembre 2019 è scaduto il contratto che legava Maicon al Criciúma, club militante in Serie B brasiliana. Appena 13 presenze per lui, ma considerando che nelle due annate precedenti ne aveva totalizzate 9 con l’Avaí
La forma non è più quella di una volta, ma anche a 38 anni, da svincolato, Maicon non ne vuole sapere di salutare i campi di calcio.

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