Biraghi: “Questa è una maglia importante per me, mi fa emozionare”

Era scritto nel destino che prima o poi le strade dell’Inter e di Biraghi si sarebbero nuovamente ricongiunte. Ai microfoni di Inter TV Cristiano si è raccontato partendo proprio dai suoi trascorsi nelle giovanili.

UN PASSATO IN NEROAZZURRO, MA LA PIENA MATURITÀ LA TROVA A FIRENZE SOTTO L’ALA PROTETTRICE DI ASTORI

Era il 2010 e nell’Inter del post triplete durante la tournee estiva balza su tutti i giornali il nome di Cristian Biraghi, autore di un bellisimo goal sul 3-0 rifilato al Manchester City. Bisognerà aspettare un decennio prima di rivedere Biraghi in nerazzurro ma grazie al lavoro di Marotta e Ausilio il difensore fa ritorno a casa: “Questa maglia è quella del mio inizio di carriera, uscivo dal settore giovanile. Una maglietta molto importante vestita da grandi campioni, mi fa emozionare. La maglia nerazzurra me l’ha messa addosso mio papà, l’ho sempre indossata da tifoso e giocatore. Nel 2011 ero un giocatore, ora mi sento più maturo e pronto. Quando si entra in campo, si cerca di togliere le emozioni“.

Prima di tornare all’Inter però Cristian di strada ne ha fatta, ma l’effettiva consacrazione è arrivata a Firenze dove sotto la guida di Astori è diventato un calciatore diverso. L’importanza di Astori è stata cruciale e prova ne è la dedica fatta dopo il goal segnato con gli azzurri: ” È’ stato un gol atipico, non vado mai in mezzo ma di solito batto gli angoli. Mi sono trovato al posto giusto al momento giusto, è stata una bella emozione. Poco prima avevamo perso Astori che credeva in me, ho dedicato il gol a lui, alla sua compagna, alla sua bambina”.

Un ultima curiosità è quella sul fantacalcio: “Non ho un buon rapporto, non è un gioco che mi piace. Mi scrivono ma il fantacalcio distoglie dalla realtà, mi scrivono tifosi della squadra che ti hanno contro ed è un controsenso, ognuno è libero di fare ciò che vuole”.

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