Vecino: “Nel gruppo abbiamo una connessione speciale. Contiamo su tutti”

Una notte da dentro o fuori quella che aspetta l’Inter a San Siro stasera. I nerazzurri infatti si giocheranno il passaggio del turno contro il Barcellona di Valverde. Matias Vecino intervistato per il Matchday Programme incita i suoi e spiega come la squadra sta preparando la partita.

IN RETE CONTRO IL DORTMUND, VECINO SPERA DI TORNARE A SEGNARE STASERA PER GARANTIRE IL PASSAGGIO AI NERAZZURRI

Una partita speciale quella che si terrà stasera al Meazza, dove i nerazzurri si giocheranno il tutto per tutto per approdare agli ottavi di Champions League. Matias Vecino, uno dei massimi esponenti italiani della garra charrua, ci parla dell’importanza che riveste per lui essere uruguaiano:

Abbiamo un modo di vivere il calcio che è lo stesso di come affrontiamo la vita. Per noi non ci sono limiti o alibi: andiamo a giocarcela con tutti, sempre. Siamo in pochi, ma fin da piccoli giochiamo e lo facciamo per competere. Siamo abituati a sfidare gli altri“.

Se l’anno scorso l’Inter è riuscita a giocare la fase a gironi di Champions il merito è anche suo. Poter giocare questa competizione non è una cosa da tutti e l’entusiasmo della squadra è palpabile così come conferma il giocatore:

È una competizione speciale, bellissima. Il mio gol contro il Borussia è un po’ il riassunto di quello che proviamo in allenamento. In campo sappiamo esattamente come fare, lavoriamo per questo. C’è una connessione speciale in questo gruppo. Lo si vede dalle esultanze con i compagni in panchina, ma non solo. Nei momenti di difficoltà sappiamo di poter contare su tutti“.

Quest’anno oltre a Vecino però è approdato in nerazzurro anche il capitano de La Celeste, che lui già dai tempi della nazionale ha adottato come modello per la grinta messa in campo:

Voi conoscete Godin come giocatore, ma io lo conosco come persona. Appena mi hanno detto che sarebbe arrivato, ho pensato che era esattamente il tipo di ragazzo che ci sarebbe servito, un punto di riferimento in campo e fuori. E poi beviamo il mate insieme. Io a casa lo faccio sempre, ma in trasferta lo faccio portare a lui“.

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