Match analysis – Inter-Roma: oltre le difficoltà, contro un avversario mai banale

Inter-Roma, ancora una volta. Se c’è qualcosa che la storia recente di queste due squadre ci ha insegnato, è che un’Inter-Roma non è mai banale. E siamo sicuri di poter affermare che non lo sarà neanche quella di questa sera.

LAUTARO-LUKAKU CONTRO DZEKO-ZANIOLO, E A CENTROCAMPO…

È la partita del gol di Zanetti a tempo scaduto, quella della doppietta strepitosa di Nainggolan. Quella del pallonetto di Totti, ma anche quella della rimonta in Supercoppa. Insomma, ogni singolo match ha raccontato qualcosa di diverso: una giocata, una conclusione, una gioia legata a un gol allo scadere o a una serie di tre parate consecutive. Insomma, Inter-Roma è sempre garanzia di spettacolo e Conte e Fonseca, stasera, dovranno riuscire a far meglio del proprio avversario sotto ogni punto di vista, per arrivare alla vittoria.

Come arrivano le due squadre – Emergenza centrocampo? “Lo avete detto voi, non io”. Così Antonio Conte in conferenza stampa, alla domanda di uno dei colleghi presenti, in risposta alle tante assenze in mediana. Effettivamente, però, un problema a centrocampo per l’Inter sembra esserci: fuori Sensi, fuori Barella, fuori Gagliardini. Le scelte del tecnico salentino saranno praticamente obbligate, salvo alcune sorprese legate al nome di Asamoah e al suo possibile utilizzo come mezzala di centrocampo. Sugli esterni ci saranno probabilmente Candreva e Biraghi, mentre l’unico altro dubbio è legato alla difesa. Godin o D’Ambrosio, accanto a Skriniar e De Vrij?

Ha certamente più certezze la formazione di Fonseca, che ha potuto recuperare in extremis Dzeko ma non Kluivert. Dietro il bosniaco agiranno l’ex Zaniolo, Perotti e Pellegrini, con l’argentino leggermente favorito su Mkhitarian e Under. In mezzo al campo ci saranno Veretout e Diawara, con Mancini e Smalling davanti a Pau Lopez. Kolarov a sinistra, mentre Spinazzola sembra favorito sia su Santon che su Florenzi. Oltre a Kluivert, non sarà della partita neanche Federico Fazio, oltre ai lungodegenti Cristante, Pastore e Zappacosta.

Chiave tattica – Moduli e schieramento ben definiti per entrambi gli allenatori: 3-5-2 per Conte, 4-2-3-1 per Fonseca. Due modi diversi di intendere il calcio, due chiavi di lettura opposte per cercare di far male a un avversario organizzato, a prescindere dal lato verso cui si guardi. I giallorossi possono contare su un maggior tasso tecnico, guidati dalla luce del faro Pellegrini e dall’imprevedibilità di Zaniolo. L’Inter, dal canto suo, potrà contare su uno stato mentale dei migliori, nonostante la coperta corta in campo e una forma fisica sempre al limite dello sforzo massimo. Sarà importante per i nerazzurri, se non fondamentale, riuscire a limitare le giocate di Zaniolo e Pellegrini sulla trequarti, riducendo al minimo i rifornimenti per Edin Dzeko. Starà poi ai centrocampisti riuscire a mettere Lautaro e Lukaku nelle condizioni di far male alla Roma, puntando sulle capacità di ribaltare il fronte dell’azione di Brozovic.

Solidità e leadership – Infine la difesa, diversa negli interpreti ma simile nella costruzione. Leader, come Kolarov e Smalling o come Godin e De Vrij. Ma anche l’esplosività di Skriniar e l’intraprendenza di Mancini, oltre alla certezze offerte dai due portieri. 13 gol al passivo per l’Inter, 15 per i giallorossi. Numeri simili, che non fanno altro che sottolineare la solidità arretrata delle due squadre, pronte a una battaglia che potrebbe davvero cambiare il volto della stagione di entrambe.

Sarà ancora Inter-Roma, davanti a un San Siro da oltre 60.000 spettatori. Dzeko contro Lukaku, Zaniolo contro Lautaro. È ancora Inter-Roma, sarà nuovamente spettacolo?

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