Match analysis – Duelli individuali e fisico, l’Inter cerca la settima sinfonia

Si riparte dall’Olimpico Grande Torino, dopo la terza sosta stagionale per le partite delle Nazionali. L’Inter di Antonio Conte continua a inseguire la Juventus, ma si troverà davanti un avversario tosto come il Torino dell’ex Walter Mazzarri.

MODULI SPECULARI E ASSENZE PESANTI: LE CHIAVI DI TORINO-INTER

Iniziamo con un dato: l’Inter non vince in casa del Torino dalla stagione 2015/2016, quando la gara venne decisa dalla rete di Geoffrey Kondogbia. Dovrebbe bastare questo per sottolineare la difficoltà dell’incontro che attende la squadra di Antonio Conte. L’altro lato della medaglia però racconta di una squadra in grado di vincere sei trasferte su sei in campionato, segno di come la vicenda sembri totalmente indifferente ad Handanovic e compagni.

Come se non bastasse, Walter Mazzarri non ha mai perso contro l’Inter in casa da quando ha lasciato la panchina dei nerazzurri. Si ricordano, in particolare, i due 1-0 delle ultime due stagioni, con reti di Ljajic e, l’anno successivo, di Izzo.

Tralasciando, però, numeri e kabala, il match di questa sera si baserà su precisi predisposizioni tattiche e tecniche, considerati alcuni aspetti in particolare a cui far riferimento.

Le assenze – Entrambe le squadre sono state colpite da diversi infortuni in alcune zone calde del campo. Nell’Inter ancora fuori Sensi, Gagliardini e Asamoah, oltre ai lungodegenti Sanchez e Politano. Nel Torino Laxalt e Lyanco non hanno recuperato, ma Mazzarri può comunque contare su Baselli e Zaza, anche se entrambi dovrebbero partire dalla panchina. Le diverse assenze obbligano i due tecnici nelle scelte, specialmente per quanto riguarda Conte e la sua Inter.

Il modulo – Sarà una disposizione “a specchio” quella tra il Toro e i nerazzurri, 3-5-2 come da credo calcistico di entrambi i tecnici. Saranno fondamentali, dunque, i duelli individuali specialmente sulle fasce. Ansaldi a sinistra e Aina a destra saranno le maggiori fonti di rifornimento per Belotti. Per questo, Candreva e Biraghi dovranno prestare particolare attenzione alle sortite offensive dei laterali granata. A centrocampo l’Inter potrà contare su una maggiore qualità tecnica, a differenza di un Torino più “fisico” con Meitè, Rincon e Lukic. Brozovic e compagni dovranno far valere questa superiorità, per non rischiare di rimanere avvolti dalla dinamicità della mediana granata.

L’attacco – Infine, il reparto avanzato. L’Inter ha trovato una coppia gol letale come non accadeva da tempo. Lukaku e Lautaro stanno trovando il gol con rassicurante continuità, nonostante l’ultima gara a secco contro l’Hellas Verona. Sarà importantissimo, in particolare, il lavoro del belga, che dovrà liberare spazi per Lautaro provando a calamitare su di sé le attenzioni di Nkoulou, Izzo e Bremer. Dall’altro lato però c’è un ritrovato Belotti, reduce dalla doppietta al Brescia nel 4-0 che ha rilanciato il morale del Torino. In coppia con Berenguer formano un duo letale per concretezza e velocità, e servirà tutta l’attenzione e l’esperienza dei difensori nerazzurri per arginare il Gallo e il suo scudiero.

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