Sala: “La proprietà dell’Inter passerebbe alla storia per aver trasferito lo stadio a Sesto”

Ecco le parole del sindaco sala rilasciate alla gazzetta dello sport. Il sindaco ha espresso la sua opinione rispetto alle domande riguardanti la situazione stadio nuovo per Milan ed Inter.

“Vittoria sarà quando saranno contente entrambe le parti”

“Mi pare che cercare una soluzione che permetta a San Siro di non essere abbattuto sia una cosa condivisa dalla maggior parte della cittadinanza.” Queste le parole nei confronti della domanda nei confronti dell’abbattimento di San siro. Forti dubbi sull’elaborazione del progetto e le sue peculiarità: “A oggi sono già stanziati 12-13 miliardi di investimenti immobiliari su Milano e non abbiamo la necessità di prendere tutto ciò che ci si offre. Possiamo dirigere e gestire gli investimenti. E io capisco perfettamente le società che puntano ad aumentare i ricavi da stadio, ma mi resta un dubbio. Si parla di stadio oppure di una operazione immobiliare che va molto al di là dello stadio?”. Parole un po’ dure da parte del sindaco che si trova in una situazione di braccio di ferro. Problemi di volumi rispetto alle aree commerciali e a tutto ciò che concerne il funzionalizzazione rispetto ai progetti dello stadio nuovo. Sala non si distacca dalla propria posizione rispetto alla quantità di spazio da concedere.

RIFUNZIONALIZZAZIONE DI SAN SIRO

“Riconosco che il termine rifunzionalizzazione non è chiaro. Di fatto, io chiedo se esiste la possibilità, sostenuta da economics di buon senso, di trasformare l’attuale San Siro in un impianto più piccolo, mantenendo per esempio solo il primo anello. La crescita del calcio femminile, l’attenzione dei tifosi verso le giovanili, possono creare il bisogno di una “arena civica”. Utile alle squadre che oggi sono costrette a giocare fuori città”. Posizione ferrea senza paura di diventare il primo ad aver bloccato la possibilità di creare uno stadio nuovo per entrambi i club: “Se seguo le richieste dei club senza fare una piega sono un buon amministratore? E mi resta il dubbio che verrebbe anche la Corte dei Conti a prendermi per il “coppino”, dicendomi che sto buttando via un patrimonio. Se mi batto non è per vezzo o perché vado a San Siro da quando avevo i pantaloni corti con mio papà, ma per il mio ruolo”. Il possibile trasferimento a Sesto: “La proprietà cinese dell’Inter, che ha fatto un investimento a lungo termine, passerebbe alla storia per essere quella che dopo cento anni ha trasferito lo stadio dei nerazzurri a Sesto. Ma se i club mi rispondono che lì gli regalano tutto, c’è poco da fare. Allargherei le braccia di fronte a una decisione che non posso impedire”. […] “il trasferimento a Sesto sarebbe un guaio per entrambe le parti. Ma ci sono soluzioni nell’ambito della legge: allora lancerei io un progetto, non certo speculativo, di riurbanizzazione dell’area. Perché quella è una zona molto interessante, in cui abbiamo fatto investimenti e portato la metropolitana. Questo fa sì che sia un’area di grande valore potenziale“. Tanti problemi stretti in un’unica morsa. Il sindaco sala però è disposto a sedersi ad un tavolo per discutere la soluzione migliore per tutti: “Non ci sono, ma io vorrei che ci fossero domani mattina. È una questione talmente rilevante che sono disposto a sedermi io stesso al tavolo. Per dialogare non con le lettere, ma guardandosi in faccia”.

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