Skriniar come l’Inter: grintoso nel primo tempo, disastroso nel secondo

Questa terza stagione nerazzurra non è iniziata benissimo per Milan Skriniar, chiaramente in difficoltà nella difesa a tre. Contro il Borussia Skriniar è sembrato due giocatori diversi e la sua prestazione ha rispecchiato quella dell’Inter: sempre presente nel primo tempo, spaventosamente assente nel secondo.

IL PRIMO TEMPO DI SKRINIAR: PRECISIONE E PERSONALITÀ

Nelle ultime uscite di campionato, le prestazioni del difensore slovacco erano leggermente migliorate, con l’ex Samp che a tratti sembrava essere tornato quel difensore quasi ineccepibile delle prime due stagioni nerazzurre. Anche nel primo tempo della partita contro il Borussia Skriniar ha giocato molto bene, facendo sentire la sua presenza agli avversari e alzando spesso la linea difensiva in aggressione sul portatore palla. Caricato dalla prestazione del gruppo, Skriniar ha caricato i suoi con buoni interventi e un atteggiamento che ha dato sicurezza alla squadra. Solo per i primi 45′ minuti però, poi il buio pesto.

IL SECONDO TEMPO DI SKRINIAR: NON PERVENUTO

Le due facce della prestazione di Skriniar rispecchiano esattamente le due facce dell’Inter di ieri, il che è problematico se si pensa che il numero 37 era la roccaforte difensiva pronta ad immolarsi proprio quando l’Inter era in difficoltà. Ieri invece, nella difficoltà lui ci è sprofondato, come è affondato Hakiri sulla sua zona di competenza segnando una doppietta decisiva. In entrambi i gol, il difensore slovacco non è stato quel muro insormontabile che i tifosi dell’Inter vorrebbero vedere, e anzi è scivolato insieme alle triangolazioni dei tedeschi.

Le doti tecniche non si discutono, anche perchè Skriniar come l’Inter non possono essere fortissimi nel primo tempo e scarsissimi nel secondo. Quello che preoccupa è la tenuta mentale del classe ’95 che nella nuova posizione non riesce a salvare la sua squadra quando questa è in difficoltà, come ha fatto fino all’anno scorso. Nel secondo tempo di ieri, 2 gol su 3 sono arrivati dalla sua parte senza che lui riuscisse a tenere a galla la linea difensiva, anzi sprofondando inesorabilmente nell’imbuto dei tedeschi, irriconoscibile come l’Inter del secondo tempo.

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