Pirlo: “Dire che Conte è solo grinta è riduttivo: è un genio”

L’ex calciatore e campione del mondo Andrea Pirlo ha parlato in un’intervista concessa a Radio Radio. Il “maestro” ha commentato, tra le altre cose, la sua esperienza all’Inter e con Antonio Conte.

“ALL’INTER TROPPI CAMPIONI, AVEVO BISOGNO DI GIOCARE”

“All’Inter sono arrivato che ero diciottenne. Non c’era tanto spazio per me, giocavo ancora trequartista e avevo davanti Djoarkaeff, Ronaldo Baggio. Difficile giocare con tanti campioni. Dopo un anno in prestito a Reggio Calabria sono tornato, ma avevo già deciso di andare via, volevo più spazio”.

“NON SOMIGLIO A TONALI, MANCINI SULLA STRADA GIUSTA”

Il passaggio di Pirlo nel calcio italiano ha segnato irreversibilmente la storia del pallone nel nostro paese. Dal suo ritiro in avanti lunga è stata la ricerca di sostituti all’altezza.

Uno, forse, lo abbiamo trovato, e un po’ somiglia anche a Pirlo: Sandro Tonali. “L’ho visto giocare – ha commentato il “maestro” – Non ha paura di farsi dare la palla e ha grande tranquillità. Però non ci somigliamo nel modo di giocare. Forse solo per i capelli”.

E proprio Tonali potrà essere uno dei protagonisti della rinascita del calcio italiano, orfano di giocatori come Pirlo. Questo il compito della nazionale di Roberto Mancini, su cui l’ex Milan ha le idee chiare: Mancini ha fatto giocare i giovani con potenzialità, come giusto che sia. Stanno migliorando e hanno fatto una buona qualificazione agli europei. La strada è giusta“.

Infine Pirlo ha parlato degli allenatori con cui ha lavorato, soffermandosi in particolare su Conte. “Ho avuto tanti allenatori, in un futuro spero di prendere un po’ da tutti – ha concluso – In particolare vorrei la tranquillità di Ancelotti e la grinta di Conte. Antonio è un genio, e dire che è solo grinta sarebbe riduttivo“.

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