Inter, Zhang, Marotta e Antonello parlano al termine dell’assemblea dei soci

Terminata l’assemblea dei soci, dove è stato illustrato il bilancio del Club, la dirigenza interista è pronta a rispondere ad alcune domande da parte dei giornalisti presenti in conferenza stampa.

Zhang: “L’Inter è diversa rispetto a tre anni fa”

Steven Zhang: “Lavoriamo da un punto di vista diverso rispetto a tre anni fa, questo club ha cambiato destino con gli sforzi di tutti noi. È un club immersivo e innovativo, dà mostra di sé sul campo e diverte tutti i tifosi nel mondo.L’Inter è diventata diversa rispetto al modo in cui agiva 5-10 anni fa. Dobbiamo prestare attenzione alle nuove generazioni e ai tifosi su scala mondiale. Oggi non tutto dipende dai 90 minuti in campo, anche le iniziative fuori dal campo influenzano le nostre performance. Siamo un’azienda di entrateinement e abbiamo competenze mondiali. Per far crescere l’Inter in maniera organica dobbiamo attirare la parte del pubblico che potrebbe allontanarsi dallo sport e dalla squadra. Non dobbiamo solo considerare le differenze generazionali ma anche quelli culturali. il nostro lavoro è diverso rispetto al passato. Puntiamo a mercati globali e dobbiamo riconoscere l’interesse del calcio cercando in tutto il mondo pubblico e partner internazionali, quello europeo è un mercato saturo. America, Cina, Asia in generale sono mercati che possono crescere e che possono garantirci una crescita come club“.

“Abbiamo gettato le basi della crescita futura. Abbiamo ottenuto risultato a livello sportivo e la nostra azienda è più forte. Abbiamo avviato un processo di ristrutturazione agendo in due modi. Abbiamo cambiato la gestione amministrativo con Antonello e dal punto di vista sportivo c’è Marotta. Siamo riusciti ad assumere persone, talenti e professionisti per un club professionale con molti risultati anche sul mercato italiano, molti reclutamenti. L’azienda è cresciuta a livello di personale e di organico. Siamo in 700, abbiamo assunto anche talenti da varie parti del mondo”.

Questa stagione abbiamo anche aperto la nuova sede; è un contesto nuovo e innovativo per lavorare meglio insieme; abbiamo poi proposto, insieme all’AC Milan, la proposta alla città per il nuovo stadio che può essere di beneficio alla città stessa e ai Club. Inoltre abbiamo avuto un grande aiuto dai nostri fan; abbiamo conseguito un record: 62.000 presenza di media nelle nostre partite, cosa che ha migliorato i risultati e ci ha reso primi in Europa. L’Inter continuerà a crescere. Abbiamo 120 milioni di tifosi solo in Cina“.

L’avvio di stagione è stato entusiasmante ma dobbiamo dare prova di pazienza, i progetti di lungo respiro non si realizzano in un giorno solo; negli ultimi 2-3 anni abbiamo creato la base e crediamo di essere in grado di star costruendo una squadra in grado di conquistare tutti i cuori”.

Presidente, che bilancio fa del suo primo anno di presidenza all’Inter?

“Il bilancio è positivo, sono orgoglioso; siamo una delle squadre più forti del mondo, non solo quella che scende in campo ma tutto il team attorno; sul campo abbiamo avuto la possibilità di giocare ad alti livelli, ma sia sul campo che fuori il bilancio è sicuramente positivo. Apprezzo tantissimo il lavoro che la mia squadra ha fatto negli ultimi anni, ma dobbiamo dare tempo, ogni volta che si affronta una nuova sfida ci vuole tempo e pazienza, solo così avremo la possibilità di migliorare”.

I ricavi commerciali stanno crescendo, quanto dipende dalla forza Suning e quanto dalla forza autonoma del Club?

Antonello: “Noi stiamo lavorando su entrambe le direzioni, ma più o meno si può parlare di un rapporto di 60-40”.

Il livello che ha raggiunto l’Inter è giusto per questo primo anno o si può fare di più?

Marotta: “Nello sport non bisogna porsi dei limiti, bisogna andare sempre avanti, con rispetto per l’avversario ma cercando di alzare sempre di più l’asticella; l’obiettivo chiaro di inizio a stagione è creare un modello vincente formato su basi solide che prevedessero gradualmente il ritorno alla vittoria. Plasmare, quindi, una squadra con una vision comune, con valori in comune. Questi valori li siamo andati a cercare in Antonio Conte; per ora il percorso ci vede soddisfatti, ma Conte, amando il suo lavoro, si preoccupa per le situazioni di difficoltà. Questo è un momento di difficoltà, perchè alcuni giocatori sono venuti meno; noi, la dirigenza, sappiamo che questo è un momento di emergenza e guardiamo con speranza questo mercato di gennaio, perchè condividiamo la posizione dell’allenatore e vogliamo puntellare al meglio questa squadra: coglieremo tutte le occasioni che ci offrirà questo mercato”.

Pirelli e Nike: l’Inter sta lavorando per il rinnovo?

Antonello: “Con Nike abbiamo chiuso un accordo per il riacquisto dei diritti di licensing. Anche con Pirelli abbiamo in essere contratti fino al 2021; per ora non ci sono alternative sul tavolo e vedremo con Pirelli se continuare la storia con Pirelli”.

Presidente, quale è stato il ruolo dell’Inter nello sviluppo dello Sport in Cina?

Zhang: “La Cina come mercato è enorme, dall’opportunità a molte aziende di crescere, se hanno dei punti validi; in Cina sicuramente può dare supporto ai giocatori cinesi e allo sviluppo delle infrastrutture in Cina. Un sacco di partner ci capiscono per parlare del futuro perchè vedono che il nostro potenziale sta crescendo. Speriamo di operare come ponte per unire le culture”.

Come viene calcolato il numero di tifosi nel mondo?

Antonello: “Ci riferiamo direttamente ad uno studio di rilevazione statistica ed è importante la costanza di rilevamento dei dati, è importante il trend di crescita“.

Presidente, lei ha detto che il club deve essere vicino alle nuove generazioni e conquistare il cuore di tifosi; la Juve quest’anno ha chiesto di anticipare l’orario delle partite per permettere alle persone con un diverso fusorario odi vedere la partita. L?Inter ha intenzione di chiederlo?

Zhang: “Siamo un club italiano e quello è il mercato di tradizione. Tutto quello che facciamo non ci fa dimenticare le tradizioni locali italiane, è importante la cultura italiana e milanese. Sono d’accordo. Le partite non sono solo i novanta minuti ma tutto quello che accade anche fuori campo con video clip, grafica e immagini con le applicazioni sui media, a quelle hanno accesso diverse persone. Avere una delle tempistiche più difficili per i tifosi cinesi farà sì che ci si sposti al mezzo televisivo. Avremo contenuti che potranno essere visionato anche qualche ora o giorno dopo. Come club, quando lavoriamo, sempre più questi contenuti digitali sono da personalizzare in vista della cultura del luogo in cui vengono visti i diversi social. Molti club stanno lavorando su questo e noi anche. In particolare tutti coloro che trasmettono calcio in Cina, noi in primis, riteniamo che la rivoluzione sia in corso a livello del digitale“.

Quest’anno l’Inter è venuta a Nanchino per un tour, quali sono stati i risultati?

Zhang: “Ci stiamo interessando a vari mercati internazionali, la Cina in particolare. E c’è stata l’esigenza, per i tifosi, di andare a giocare lì. Cerchiamo di restare connessi con i fans che non ci possono vedere quando siamo fisicamente in Italia. Abbiamo visto che molte aziende cinesi e asiatiche ci hanno avvicinato per questi risultati. Non so quali partner avremo in futuro. Ci saranno sempre più marchi internazionali che compariranno sulla nostra lista dei partner“.

Dopo Marotta e Conte, l’Inter ha la forza di portare a Milano dei top player?

Zhang: “Lo scorso calciomercato è stata una dimostrazione che possiamo spendere per il club. Abbiamo effettuato la più importante transizione nella storia del club. Se chiedete qual è il nostro impegno possiamo solo rispondere che è a livelli massimi. Molti ragazzi stanno crescendo e molti prima di arrivare all’Inter non erano neanche noti, poi hanno dimostrato di fare bene. Il nostro impegno è sempre massimo, se ci saranno opportunità le coglieremo. Il Financial Fair Play è sempre lì e la squadra deve trovare sintonia, lasciamoli giocare”.

Quando si potrà colmare il gap con la Juve?

Marotta: “Noi dobbiamo guardare a noi, al nostro livello di crescita. Dobbiamo alzare l’asticella e avere la forza di far crescere i talenti che abbiamo già in casa, come Esposito”.

Cosa ci si può aspettare dal prossimo mercato di gennaio?

Marotta: Ognuno di noi deve sempre essere ambizioso e alzarla significa avere passione e voglia di voler migliorare. Il mercato non è la panacea per tutto, a volte è arido di opportunità. Non dobbiamo riparare ad errori fatti, dobbiamo cogliere delle opportunità e valutare la possibile realizzazione. Guardo al mercato di gennaio come una possibilità perché ci sono tre competizioni e serve un numero congruo dei giocatori. Abbiamo degli infortuni ma non aspettiamo gennaio per le soluzioni, aspettiamo i rientri dei nostri giocatori e quella è l’attesa più importante. Il nostro è un percorso graduale. L’obiettivo è sempre quello di andare in campo per vincere. Dobbiamo arrivare a vincere attraverso quello. 

Lukaku è il simbolo della nuova Inter, sul campo? È un modo del gruppo per affermarsi e competere con i grandi club?

Zhang: Ogni giocatore è importante e ci rappresenta. Soprattutto quando lavorano in campo, il prezzo di mercato è soltanto un aspetto. Io penso che i nostri giocatori vadano tutti valutati allo stesso momento. L’Inter è una famiglia e ognuno di noi è parte di un’unica famiglia. Torno a dire che siamo in competizione con altri, ma non ci piacciono i confronti, vogliamo migliorarci, non siamo interessati a quello che fanno gli altri ma anche quello che dobbiamo migliorare per il futuro. Lui è importante ma lo sono tutti individualmente. Non pensiamo a farci forti ma vogliamo pensare al miglioramento a lungo termine. 

Quando scatta obbligo di vincere? 

Marotta: “Il dovere di farlo parte da subito, non partecipiamo per arrivare terzi o quinti. La vittoria è un imperativo d’obbligo ma serve essere prudenti con questo concetto per non creare illusioni che poi vanno giustificati. Suning è una proprietà forte e l’indirizzo è quello di tornare alla vittoria. I dirigenti hanno questo obiettivo. La vittoria non arriva velocemente, bisogna programmare tutto e ci sono stati anche tanti avvicendamenti. Questo è un anno di assestamento, vogliamo lottare per toglierci le soddisfazioni.”

Nuovo Stadio, sembrano sorte delle difficoltà, sorpresi o preoccupati?

Antonello: “Nessuno dei due, abbiamo iniziato un percorso chiaro con il Comune di Milano, abbiamo mostrato l’idea per la riqualificazione, il percorso in atto è quello sulla legge per gli stadi, stiamo accogliendo le indicazioni che ci vengono date e da quanto dice un’indagine Ipsos la maggior parte dei cittadini vedono in maniera positiva il progetto. Questa sera il Consiglio Comunale deciderà l’indirizzo politico da dare alla giunta. Ascolteremo le indicazioni delle istituzioni per capire se la proposta può andare avanti o meno“.

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