Conte come Re Mida! Da de Vrij a Lautaro e Candreva: tutti rivalutati

È ormai chiaro a tutti, dopo le ultime prestazioni, soprattutto quella con il Borussia Dortmund, che Conte stia facendo un lavoro incredibile. La GdS conferma, scrivendo nei particolari chi e come sia stato rivalutato e reso fondamentale dal tecnico.

Dai nuovi ai vecchi, Conte ha migliorato tutti

Lautaro in prims tra tutti. Il valore dell’argentino infatti sta salendo alle stelle e il club più importanti iniziano a guardarlo da molto vicino. Potenziamento delle qualità già presenti in un giocatore, questa è la magia di Conte. Senza contare poi coloro che già avrebbero dovuto arricchire la rosa. Sensi e Barella infatti, sono diventati due gioielli di centrocampo. L’assenza di Stefano nelle ultime partite è pesata tantissimo (fatale infatti la sua uscita contro la Juventus).

Anche se sono passati solo due mesi dall’inizio del campionato, il regista di centrocampo ha preso in mano la responsabilità di amministrare la sua zona e imbastire le azioni offensive. Barella, che all’inizio è sempre subentrato nei vari match, ora è fondamentale. Lotta come un guerriero e mette tutto ciò che ha per 90′ se Conte glielo chiede. 

I nuovi soldati sono la vecchia guardia

Oltre a De Vrij A cui conta restituito il ruolo naturale di centrale di difesa, che si permette anche una parte da regista, troviamo completamente rivalutati anche altri della “vecchia” Inter. Candreva rientra perfettamente nelle caratteristiche di Conte. L’uomo che fino allo scorso hanno sembrava aver perso il suo talento, ora è una macchina. Tornato al gol contro il Borussia, Antonio ha coronato una serata perfetta, indice di un ritorno alle origini, quelle che l’avevano predestinato a grandi cose in nerazzurro. Gagliardini allo stesso modo. Risanato da Conte, il giovane centrocampista ha ritrovato minuti e grinta, che mercoledì sera gli hanno permesso di fare un’ottima impressione anche ai tifosi.

Anche Bastoni, classe ’99, ha ormai conquistato la fiducia del tecnico, tanto che, il ruolo di centrale di difesa gli è già stato affidato da titolare. Per non parlare poi dell’esordio di Esposito in Champions. L’attaccante classe 2002 è stato in grado di sostenere perfettamente la responsabilità, procurando anche il rigore, sbagliato poi da Lautaro. Rivoluzione, potenziamento, cambiamento, questi i dettami del mister che tutti sentono e per cui tutti combattono. Ora la strada, seppure in salita, non sembra essere più costituita da grandi ostacoli, e siamo solo all’inizio. 

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