Cattelan: “L’ho vissuta come fosse un figlio. Esposito è un talento”

“Per me è si”. Potrebbe tranquillamente riassumersi così, con la frase simbolo del programma di cui è conduttore, l’esperienza dell’esordio in Champions di Esposito, per Alessandro Cattelan.

Cattelan: “Nel 2002, quando è nato, piangevo per lo scudetto perso dall’Inter”

Il noto conduttore, a contatto costante con i grandi talenti musicali d’Italia, ha seguito con particolare attenzione l’esordio del classe 2002 contro il Borussia Dortmund, dichiarandosi tutt’altro che sorpreso: “Non mi ha stupito. Tutti quelli che ci lavorano e ci giocano insieme, dicono sia un grande talento. Spero abbia una bella carriera”.

Sulla giovane età del talentino ha poi scherzato: “Io a 17 anni giocavo in camera con la play station mentre nel 2002, quando è nato, piangevo per lo scudetto e facevo cose da ventenni che non posso raccontare. Ha fatto quello che tutti sognano di fare alla sua età e io l’ho vissuta come fosse un figlio. Mi ha emozionato”.

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