Inter-Lazio, le pagelle: Barella è ovunque, Vecino e Politano deludono

L’Inter continua la sua marcia in vetta alla classifica grazie all’1-0 sulla Lazio. Per i nerazzurri decide la rete di D’Ambrosio. Questi i nostri voti agli uomini di Conte.

INTER-LAZIO, LE PAGELLE: BIRAGHI, CHE SORPRESA

HANDANOVIC 7.5: se arriva l’ennesimo clean sheet, buona parte del merito è suo. Strepitoso più volte su Correa , rischia soltanto su un’uscita. Festeggia nel migliore dei modi le sue 300 presenze con l’Inter: con una grande prestazione.

GODIN 6: alterna momenti in cui fa valere la sua esperienza ad altri in cui mette in pericolo i suoi compagni di reparto. Sbaglia quando si tratta di ripartire da dietro con il pallone tra i piedi, ma è bravissimo negli anticipi e nell’uno contro uno.

DE VRIJ 6.5: il più positivo del pacchetto arretrato: bravo in chiusura e sulle palle alte, domina ogni duello e rischia pochissimo. Il suo salvataggio al volo in spaccata e i dribbling su Immobile gli valgono più di un’ovazione di san Siro.

SKRINIAR 5.5: dei tre è il più impreciso, con il pallone tra i piedi non è sicuro, e ciò lo porta spesso a sbagliare o comunque a rischiare, e nell’uno contro uno non è tosto come sempre. Partita sottotono per lui.

D’AMBROSIO 7: ha il merito di crederci e firmare il gol decisivo con un inserimento da esterno puro, riscattando la sfortuna del derby. Poi è attento e lotta come sempre.

BARELLA 7: partita sontuosa dell’ex Cagliari. Recupera ogni pallone, è bravissimo ad impostare e corre come al solito per tre. Sbaglia il gol nel finale, ma ciò non macchia la sua prestazione di livello. Continua la sua esponenziale crescita.

BROZOVIC 6: serata normale per il croato, che detta i tempi ma fa poco più del compitino. Fa circolare il pallone ma spesso non con la velocità che servirebbe.

VECINO 5: in mezzo al campo soffre ed è molto impreciso, sbagliando misura e idea nei passaggi. La sua partita dura poco meno di un’ora, ma la prestazione è nettamente insufficiente, nel match che poteva mettere in discussione le gerarchie di Conte. (Dal 57′ Sensi 6: entra al posto di Vecino e prova con la sua qualità a guidare le ripartenze nerazzurre. Non la sua miglior partita, ma dà la solita sostanza).

BIRAGHI 6.5: ma che piacevole scoperta! Corre, recupera palloni e trova un grandissimo cross per D’Ambrosio, servendogli l’assist decisivo. Un ottimo esordio per l’ex Fiorentina, in campo per tutti i 90 minuti.

POLITANO 5: si propone tanto ma non trova mai il guizzo giusto, sbagliando molti palloni e fallendo il potenziale 2-0 subito dopo Barella. A volte si intestardisce con il tiro dalla distanza e nelle scelte è spesso ripetitivo e, quindi, prevedibile. (Dal 77′ Lautaro 5.5: si muove e lotta tanto ma anche lui sbaglia il gol che poteva regalare un finale più tranquillo. La sua grinta spesso lo porta a strafare: deve migliorare e soprattutto usare di più la testa).

LUKAKU 6.5: bravo a calamitare ogni pallone per far salire la squadra, sfiora un gran gol con un siluro di sinistro. Partita di sacrificio per lui, e non a caso esce stremato, ma tra gli applausi. (Dall’83 Sanchez s.v.: entra per tenere la palla, compito riuscito bene. Troppo poco, però, per giudicare la sua partita).

CONTE 6.5: come con l’Udinese, la sua squadra rischia fino alla fine, non chiudendo la partita. Arriva comunque la quinta vittoria in cinque partite, un record per lo stesso ex ct. Continua il buon percorso all’alba di un ciclo di ferro che si chiuderà con Barcellona e Juventus.

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