Nuovo stadio, giovedì si presentano i progetti. Ma il futuro di San Siro è ancora incerto

Entra nel vivo il periodo che potrebbe portare all’ufficialità del nuovo stadio. Giovedì mattina è prevista la presentazione definitiva dei due progetti per lo stadio che verrà di Inter e Milan. Appuntamento dunque alle 11 nella sede di Milano Bovisa del Politecnico di Milano. In prima linea il sindaco Sala, che si è sempre schierato dalla parte di San Siro ma che si è detto pronto ad “ascoltare le due squadre”.

ECCO IL PIANO DA 1,2 MILIARDI: DUE PROGETTI IN LIZZA

Se la partita sul futuro di San Siro, almeno dal punto di vista calcistico, sembra decisa, non lo è altrettanto quella sulla nuova casa di Inter e Milan. Sembra ormai inevitabile l’abbandono della Scala del calcio, ma non si sa ancora quale sarà la futura dimora delle squadre meneghine. Due infatti i progetti rimasti: uno firmato dallo studio Popolous, l’altro da Manica-Cmr. Entrambi mirano a rilanciare tutta l’area circostante con un masterplan da 1,2 miliardi di euro, mentre dal punto di vista estetico presentano delle differenze. Il primo mira a un impianto tra i 60 e 65 mila posti, caratterizzato da un maestoso e spettacolare contorno di vetri e luci. Il secondo, invece, presenta una struttura a due anelli, che hanno la peculiarità di incrociarsi tra loro.

I DUE CLUB UNITI, SALA ASCOLTA

I due club, per l’occasione, lanceranno il sito nuovostadiomilano.com, una sorta di intermediario ove sarà possibile consultare i progetti e i piani delle due squadre e su quale si potrà vedere la presentazione di giovedì. Questo è solo il primo piccolo passo delle due socità, che intendono instaurare un rapporto di dialogo e simbiosi con i cittadini e il territorio. “L’evento segna l’avvio di un dialogo aperto con la Città” recita il comunicato congiunto di Inter e Milan “in linea con la forte volontà dei club di coinvolgere le comunità locali e i propri tifosi in questo progetto“. Il principale interlocutore dei club sarà ovviamente il comune di Milano, che vede nel sindaco Beppe Sala il suo principale esponente. Il primo cittadino ha sempre rappresentato una figura di mediazione tra gli interessi di Suning ed Elliot e quelli della città. Schieratosi spesso a favore della linea romantica, che auspicava una riqualificazione dell’impianto corrente, Sala ha dichiarato: “Non è possibile fare due stadi, non si può lasciare San Siro vuoto con l’altro stadio a cento metri. Io sono sempre stato a favore del nostro stadio, ma sono pronto ad ascoltare le proposte dei club“.

Il nodo riguardante la demolizione del Meazza potrebbe riguardare uno dei possibili intoppi: le sorti delle Olimpiadi invernali del 2026 diranno molto a riguardo. Una eventuale cerimonia di chiusura o apertura farebbe slittare la demolizione, il che porterebbe alla coesistenza dei due stadi per qualche anno. Il futuro dello stadio dai tre anelli sembra segnato, ad oggi. I prossimi mesi saranno decisivi per scoprire quanto tempo ci rimane per godere di un luogo di assoluto culto per gli appassionati tutti.

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