Conte – Giampaolo: la prima volta non si scorda mai

San Siro va verso il tutto esaurito. Il mondo si ferma per il derby della Madonnina

Come la prima volta in bici, la prima volta sulle montagne russe, il primo esame universitario, il primo bacio, la prima vera grande responsabilità. Il derby di Milano è così.  È tutto e il contrario di tutto. È San Siro che trema, è il mondo che si ferma a guardare, la storia che aspetta di essere raccontata. Di nuovo.  Lo sanno bene Conte e Giampaolo, chiamati alla loro prima volta nel “derby della Madonnina”. Lo sanno bene. O forse non lo sanno ancora.

Dovrebbero, in teoria. Dalla loro parte, i derby passati, hanno sempre lasciato buoni ricordi. Conte, quando allenava la Juve, ne ha messi 4 su 4 contro il Torino. Giampaolo ne ha vinti 4 e pareggiati 2 quando stava in blu cerchiato.

In pratica però, il derby di Milano è una cosa a sé. È il battesimo dei grandi, l’inizio del declino per chi non sa reggere il peso dell’aspettativa. Qualcosa che non si può spiegare. Bisognerà aspettare l’arrivo allo stadio, il rumore dei tacchetti sotto il tunnel, il boato di uno stadio che aspetta solo di esplodere.

Il derby di Milano è così e i due allenatori lo stanno preparando a modo loro. Conte è ancora “dietro la lavagna” dopo l’esordio in Champions. Giampaolo viene da due vittorie tutt’altro che spettacolari. Il primo, vuole subito ritrovare l‘Inter delle prime tre uscite stagionali. Quella che morde il campo, quella che pressa anche nell’intervallo, quella che la vittoria va a prendersela di forza. Il secondo, vorrebbe tanto far “alzare la testa e giocare” ai suoi, ma probabilmente, per il momento, gli andrebbe bene anche solo non farsi azzannare.

L’attesa sta per finire. Mancano gli ultimi dettagli. L’Inter potrebbe schierare Politano con Lukaku, affidandosi a Barella in mezzo. Il Milan potrebbe buttare nella mischia Conti e Rebic, nella speranza che il pistolero Piatek abbia ancora colpi in canna.

Insomma, sembra tutto pronto, o quasi, per una notte che può segnare un destino. Una notte che può valere la consacrazione. Una notte come poche. La notte del  derby di Milano. E non serve aggiungere altro.

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