Inter-Slavia Praga, le pagelle: non basta l’assalto finale, si salvano in pochi

Non parte nel migliore dei modi l’avventura dell’Inter in Champions League: i nerazzurri infatti non sono riusciti ad andare oltre ad un pareggio per 1 a 1 contro lo Slavia Praga. Queste le pagelle dei giocatori di Conte.

Le pagelle di Inter-Slavia Praga: Lukaku disastroso

Handanovic 6: comincia la partita con un paio di rilanci sbilenchi. La prosegue facendo scorrere un brivido lungo la schiena dei tifosi nerazzurri provando un improbabile dribbling nella sua area di rigore. Tenta il miracolo sul gol dello Slavia, compiendo un vero miracolo sulla prima conclusione di Zeleny, ma non può fare nulla sulla ribattuta di Olayinka.

D’Ambrosio 5.5: anche lui, come tutta l’Inter, completamente in bambola dopo il gol dello Slavia Praga. Fino a quel momento non aveva nemmeno disputato una brutta partita, rendendosi pericoloso prima con un colpo di testa da due passi e poi con una conclusione dalla distanza. L’ultimo a mollare, ma i mezzi tecnici sono quelli che sono.

De Vrij 6: in mancanza di Brozovic, ben marcato e pressato dagli avversari, è lui la fonte di gioco. Buona parte delle azioni partono infatti dai suoi piedi, come il lancio millimetrico con il quale manda in porta Lautaro nel primo tempo. In difesa prestazione solida, il migliore del pacchetto arretrato con più di una chiusura decisiva.

Skriniar 5.5: il gol dello Slavia nasce da un suo grossolano errore, quando va a perdere il pallone in una zona sanguinosa del campo facendo di fatto partire l’azione che ha poi portato alla rete degli ospiti. Meno sicuro rispetto al solito, non è lo Skriniar che conosciamo.

Candreva 5.5: encomiabile, come suo solito, il lavoro in fase di copertura. I problemi nascono però quando è chiamato a rendere l’azione nerazzurra maggiormente pericolosa. Non sempre lucido quando è chiamato a gestire l’ultima giocata. Costretto ad uscire a causa di una botta alla schiena. (dal 49′ Lazaro 5.5: entra al posto dell’infortunato Candreva per provare a dare una maggiore qualità ma non riesce ad incidere).

Gagliardini 5: schierato quasi a sorpresa da Conte, si capisce benissimo il perchè il suo esordio in Champions League sia arrivato solo ora. Non riesce a confermare quanto di buono aveva fatto vedere in campionato contro l’Udinese: lento, prevedibile, inconcludente. Fuori partita e fuori contesto, ad eccezione di un buon lancio per Lautaro, non agganciato dal Toro.

Brozovic 4.5: il croato non in versione Epic, ma irritante. Come al solito l’inizio della manovra nerazzurra passa dai suoi piedi, ma sono più gli errori che le cose buone quelle che ha fatto vedere: per sua fortuna e per quella dell’Inter non sono stati decisivi. Bloccato lui, bloccata la manovra nerazzurra. (dal 71′ Barella 6.5: l’ex giocatore del Cagliari salva Conte. Entra con la voglia di sempre, vivace, anche troppo a volte. Trova il gol del pareggio con un tiro “alla Nainggolan”: se la serata dell’Inter non è totalmente da buttare è per merito suo).

Sensi 6: Sensi e poco altro. L’Inter può essere riassunta in questo modo. Meno efficace rispetto alle altre uscite, ma comunque uno dei pochi a salvarsi, una delle poche luci nel buio del centrocampo interista. Ha il piede caldo nel primo tempo, quando mette sulla testa di De Vrij e D’Ambrosio due assist al bacio. Troppo egoista nella ripresa, quando prova una conclusione invece che passarla al liberissimo Lazaro.

Asamoah 5.5: è vero, sbaglia tanto ed è un po’ pasticcione. Ma è l’unico a tentare la giocata, il dribbling, per provare a cambiare una partita a dir poco bloccata. E non è la prima volta che capita. Rischia con un intervento duro nella ripresa.

Lautaro 4.5: non è esattamente una macchina da gol. E questo non è più un mistero. Gli capitano due occasioni, entrambe sbagliate: si fa prendere troppo dalla foga, ma in partite come queste, così bloccate, certi errori non vengono perdonati. (dal 71′ Politano 5.5: buttato nella mischia da Conte con l’obiettivo di dare maggiore qualità alla manovra offensiva nerazzurra, preferisce in più di una occasione l’azione personale piuttosto che servire un compagno meglio piazzato)

Lukaku 4: ha la giustificazione di non essere in perfette condizioni fisiche a causa del problema alla schiena accusato prima della sfida contro l’Udinese. Ma questo non può bastare per spiegare una prestazione a dir poco imbarazzante come quella messa in campo dal belga: non tiene un pallone che sia uno, tenta qualche sponda, la maggior parte delle quali sbagliate. Malissimo.

All.Conte 5: non la immaginava così, Conte, la sua prima partita in Champions sulla panchina dell’Inter. Prestazione a tratti imbarazzante, inconcepibile l’atteggiamento mostrato dalla squadra per buona parte del match. Insomma, di passi in avanti rispetto all’Inter degli anni scorsi, almeno in questa partita non si sono visti.

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