Sneijder sulla Champions del 2010: “Momento che non dimenticherò mai”

L’olandese, che ha annunciato da poco il suo ritiro dal calcio giocato e che è stato protagonista del sorteggio per la Champions League 2019/2020, torna sul leggendario successo nerazzurro del 2010

Orgoglioso di questo anche tra 100 anni”

Ha da poco appeso gli scarpini al chiodo, e ha lasciato l’Inter da ben sei anni. Ma quando si vivono emozioni e imprese come quelle che Wesley Sneijder ha vissuto con i colori nerazzurri tatuati sulla pelle, quelle esperienze rimangono parte di te. L’ex numero 10, intervistato da UEFA Champions League Magazine, è tornato sulla magica cavalcata del 2009/2010, ed in particolare sulla finale del 22 maggio. “Sono così orgoglioso di aver sollevato quella coppa. Prima della finale c’era molta tensione, lo vedevi sul volto di ognuno. Io ero calmo, mi sono avvicinato ai miei compagni e ho detto loro di giocare come se quella fosse una partita normale, il messaggio era quello. Fin da subito la partita era molto combattuta”. 

Wes analizza poi le azioni che hanno portato ai due gol del Principe Milito contro il Bayern Monaco, in cui lui è stato centrale: “Julio (Cesar) ha calciato lungo, Diego mi ha passato il pallone e gliel’ho ridato in profondità. Sapevo che se fosse entrato in area, avrebbe segnato ed è esattamente quello che è successo. Non era una cosa che provavamo abitualmente in allenamento, quando arrivava una palla lunga io scappavo! Ma in quel caso ero nel posto giusto al momento giusto. Il secondo gol è arrivato in un momento in cui eravamo molto sotto pressione. Ci avevano chiusi dietro e noi aspettavamo che commettessero un errore e alla fine è quello che è successo. Con un contropiede molto veloce che aveva coinvolto molti giocatori, Milito ha fatto un movimento incredibile e ha segnato il 2-0″.

E poi, dopo il fischio finale dell’arbitro, l’apoteosi: prima squadra italiana a realizzare il Treble, l’Inter campione d’Europa dopo 45 anni. Sneijder ricorda:“Al triplice fischio è impossibile descrivere quello che mi passava per la testa. Sembrava un sogno, non avevo mai vissuto un momento così bello. C’erano persone che correvano da tutte le parti ed è stato un momento bellissimo. Adesso, 10 anni dopo, in questo stesso minuto provo lo stesso orgoglio come allora. Non dimenticherò mai quel momento. Ancora non riesco a credere di aver alzato quel trofeo, non dimenticherò mai l’immagine di me  sul palco. Sono così orgoglioso! Abbiamo dato tutto e ci siamo spinti oltre i nostri limiti. Credo che sarò così orgoglioso anche tra 100 anni”.

E anche i tifosi nerazzurri, che hanno ammirato e acclamato Sneijder fin da quel derby trionfale di fine agosto del 2009, saranno dello stesso avviso.

 

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