GdS – La Nazionale offre a Conte una soluzione in mezzo al campo! I DETTAGLI

La prima pausa per la Nazionale di questa stagione ha consentito all’Italia di ipotecare molto concretamente la qualificazione all’Europeo da primatista del girone. In particolare, data la squalifica di Verratti, la gara in Finlandia potrebbe aver aiutato Antonio Conte per quel che riguarda il centrocampo.

BARELLA-SENSI? INSIEME SI PUO’

Secondo la Gazzetta dello Sport, il centrocampo di “piccoli” messo in campo da Mancini ha offerto risposte positive in tutti i suoi interpreti. Per questo sorride l’Inter, che di quegli interpreti ne ha due in rosa e che presto potrebbero ritrovarsi insieme dal primo minuto anche in nerazzurro.

Per entrambi la dirigenza nerazzurra si è mossa con i tempi giusti, trovando l’accordo con Nicolò ben prima dell’inizio del mercato estivo e soffiando Stefano al Milan con un blitz improvviso. Ed era proprio Nicolò Barella il colpo ad effetto di Marotta e Ausilio, il secondo acquisto più costoso della storia nerazzurra e perno del futuro centrocampo di Conte. Il campo e il tecnico salentino si sono però divertiti a ribaltare la situazione, complice anche il ritardo di condizione dell’ex Cagliari, che ha raggiunto la squadra soltanto durante la tourneé. Diverso il discorso relativo a Sensi, arrivato più in sordina rispetto al compagno ma a disposizione del mister fin dal primo giorno di ritiro.

Ecco perchè, nelle prime due giornate, Nicolò è stato costretto a partire dalla panchina in luogo di Matias Vecino, data l’imprescindibilità della coppia Sensi-Brozovic. Ma torniamo alla Nazionale: nell’ultima sfida della sosta contro la Finlandia, complice la squalifica di Verratti, Mancini ha puntato proprio sui due nerazzurri. Per la prima volta dunque, i due hanno potuto giocare insieme dal primo minuto, in attesa di poterlo fare anche all’Inter. Possibile? Forse, seppur con alcune lacune dal punto di vista fisico. L’investimento fatto, però, è alto – quasi 75 milioni, tra riscatti e bonus, spesi per entrambi – e l’Inter è ben consapevole di avere 2/3 del centrocampo della Nazionale in casa.

Un patrimonio che non può essere sprecato, un connubio su cui puntare forte, per il presente ma soprattutto per il futuro. Con la possibilità di avere finalmente elementi di qualità e quantità in mezzo al campo, che possano dare certezze in entrambe le fasi anche contro reparti più “grossi”. Mancini ha iniziato, adesso starà a Conte continuare. Magari, chi lo sa, a partire già dalla sfida di San Siro di sabato contro l’Udinese.

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