Lazaro-Biraghi: leoni o gazzelle?

Primi 180 minuti di campionato e nessuna apparizione sul terreno di gioco per i due esterni nerazzurri, voluti da Antonio Conte per rinforzare le fasce e oscurati dalle buone prestazioni di Candreva e Asamoah.

LAZARO-BIRAGHI: LEONI O GAZZELLE?

In teoria, vista la disposizione tattica, e il notevole dispendio di energie che richiede per i 2 esterni, i 4 dell’Inter dovrebbero trovare spazio senza problemi. In teoria. Nella pratica però le cose sembrano un tantino diverse.

Lazaro è arrivato in nerazzurro il 1 Luglio e nonostante l’intera preparazione con la squadra, non ha ancora trovato minutaggio. È vero, c’è l’attenuante dell’infortunio. Ma è vero anche che Candreva sembra rinato e nel caso di prestazione sottotono, vedi Cagliari, la soluzione scelta per sostituirlo non ricade sul buon Valentino.

Biraghi invece è l’ultimo degli arrivati. Dal canto suo può dire di non essere ancora pronto. Dal canto di chi osserva da fuori, si può dire invece che raramente Conte, si priverà di un uomo di fiducia come Asamoah.

Insomma, la stagione è appena iniziata ma i due neo acquisti dell’Inter devono già rincorrere. Lazaro ha iniziato con la maglia della nazionale austriaca, Biraghi spingendo in allenamento. Il leit motive di Antonio Conte è la corsa e alla Pinetina inizia a farsi spazio un ritornello:

“Ogni mattina, alla Pinetina, un esterno si sveglia, sa che dovrà correre più di un titolare o resterà in panca.

Ogni mattina, alla Pinetina, un titolare si sveglia, sa che dovrà correre più dei nuovi arrivati o perderà il posto.

Ogni mattina, alla Pinetina, quando il sole sorge, non importa che tu sia un Lazaro o un Biraghi, quello che conta, è che inizi a correre”.

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