Razzismo, il caso Lukaku non si placa. La Procura Federale attende notizie dalla Polizia. Il Presidente Nicchi…

Il caso di razzismo nei confronti di Lukaku, l’ennesimo in Italia, purtroppo, fa ancora parlare di sè ed ha assunto dimensione internazionale. Anche altri giocatori di colore si sono sentiti feriti, come Demba Ba che ha palesato tutto il suo sdegno. Lo stesso attaccante dell’Inter si è sfogato con un perentorio: “La prossima volta risponderò”. 

PROCURA FEDERALE IN ATTESA DI NOTIZIE

Stando a quanto si legge su Tuttosport, la Procura Federale attende notizie dalla polizia preposta all’ordine pubblico alla Sardegna Arena domenica scorsa. In base alle informazioni che sopraggiungeranno, si capirà in che modo sarà possibile procedere.

Di certo non prendere alcun provvedimento sarebbe una brutta figura agli occhi degli altri paesi, visto l’eco mondiale che sta avendo questo episodio, ma soprattutto una sconfitta contro un mostro da abbattere come il razzismo, un “ideale”, se così possiamo definirlo, che non ha ragion d’essere in una società industrializzata e civilizzata come dovrebbe essere la nostra.

IL DURO INTERVENTO DI NICCHI SUL CASO LUKAKU

Il Presidente AIA, Marcello Nicchi, intervistato per il Corriere dello Sport, afferma: “Non è corretto scaricare sugli arbitri la gestione di questo problema, per questo ci sono delle procedure stabilite dalla FIGC. Gli arbitri non cambieranno atteggiamento”. Duro il suo intervento verso coloro che si macchiano di questi atti vergognosi: “Penso che i razzisti vadano individuati immediatamente, bloccati e portati in galera. Servirà anche come deterrente. Se sia possibile tutto questo? Certo, oggi negli stadi ci sono telecamere, agenti, ispettori di polizia, la Procura che si può coinvolgere… Basta volerlo”.

Sul ruolo dell’arbitro è molto chiaro: “Il direttore di gara deve gestire la partita e guardare ciò che succede in campo. L’arbitro non può assumersi la responsabilità di sospendere una partita, diventerebbe una questione di ordine pubblico… Non possiamo caricarci questa incombenza. Le regole ci sono: applichiamole”.

SOLIDARIETÀ PER LUKAKU E NON SOLO

Infine Nicchi manifesta la sua vicinanza a chi è stato vittima di questi comportamenti meschini: “Voglio esprimere la mia solidarietà per Lukaku, Koulibaly e a tutti gli altri che in questi anni sono stati oggetto di questa vergogna”. 

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