Sensi: “Conte ti rende migliore, con Barella una rivalità da amici”

Colonna portante della nuova Inter di Antonio Conte, Stefano Sensi ha parlato della sua esperienza in nerazzurro e del suo rapporto con il Commissario Tecnico della Nazionale maggiore Roberto Mancini.

“ICARDI? HA GESTITO LA SOCIETA’. MI VEDO MEGLIO DA REGISTA”

Incalzato dalle domande dei cronisti presenti al ritiro della Nazionale, in vista della trasferta valida per le gare di qualificazione all’Europeo 2020 contro l’Armenia, Sensi si è mostrato tranquillo e determinato su tutti gli argomenti.

Mi aspetto tanto da me stesso, come ho sempre fatto. Ho tanta voglia di giocare e sono a disposizione del mister, la concentrazione non deve mai mancare. Il mio ruolo? A Sassuolo giocavo da regista, all’Inter faccio la mezzala; credo che nel calcio moderno sia fondamentale non focalizzarsi su una sola posizione, perchè durante la gara può capitare di doverla cambiare temporaneamente. Mi piace giocare anche da trequartista, il mister ci dà la sua idea di calcio ma in partita siamo liberi di poter esprimere le nostre qualità“.

Un accenno, successivamente, anche sul rapporto e sulla rivalità – sia in azzurro che all’Inter – con Nicolò Barella:

Io e Nicolò siamo grandi amici. Certamente avendo lo stesso ruolo in campo siamo rivali, ma è una rivalità buona, da amici appunto. Nessuno deve essere scontento se non gioca, perchè ciò che conta è il bene dell’intera squadra. Nel calcio di oggi non conta tanto il fisico, quanto la tecnica e la velocità d’esecuzione. Non è scritto da nessuna parte che un ragazzo basso non possa avere atletismo, forza fisica. In azzurro esprimiamo un calcio offensivo, cerchiamo tanto il palleggio e il possesso palla“.

Una considerazione “doverosa” arriva poi sull’argomento Icardi, del quale però Sensi preferisce non parlare:

Noi ci siamo sempre allenati al massimo, senza prestare troppe attenzioni a quello che succedeva all’esterno. Di Icardi se n’è occupata la società, noi ne siamo rimasti fuori. Lavoriamo ogni giorno per provare a lottare per lo scudetto, mentre in Nazionale l’obiettivo è quello di vincere l’Europeo“.

Nota a margine, infine, per le parole dell’ex allenatore del ragazzo De Argila, che è stato suo mentore sia al Cesena sia al San Marino, che non si risparmiò in paragoni pesanti addirittura con Xavi e Iniesta:

Lui è stato il primo a credere in me a Cesena. Certo, sono paragoni difficili perchè parliamo di due dei più grandi centrocampisti della storia di questo sport. Mi sento di dire che potrei avere caratteristiche adatte al calcio spagnolo, tutto qui“.

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