ESCLUSIVA! Ecco perché l’Inter vuole Rebic a tutti i costi!

L’ipotesi di cessione di Nainggolan alla Fiorentina, in prestito con obbligo di riscatto, potrebbe avere dei risvolti positivi in entrata per l’Inter. In particolare, l’operazione potrebbe essere strettamente legata al futuro nerazzurro di Ante Rebic, attualmente all’Eintracht Francoforte.

RADJA ALLA VIOLA? I SOLDI ARRIVANO DA REBIC

Partiamo dal valore attuale di Nainggolan a bilancio per i nerazzurri: ora come ora, il belga “pesa” per quasi 30 milioni sulle casse interiste (28.8, per l’esattezza). Ecco perché, in tal senso, l’Inter potrebbe essere disposta al prestito con obbligo riscatto a 20 milioni per la prossima stagione. Tra un anno, infatti, il valore a bilancio del belga sarà di “soli” 19 milioni, appena uno in meno di quelli che la Fiorentina verserebbe ai nerazzurri per acquistare definitivamente Radja. Cosa c’entra Rebic, direte voi? Presto detto.

L’attaccante croato dell’Eintracht non è più di proprietà della Fiorentina, che si è però assicurata una percentuale significativa su una eventuale futura rivendita. Per l’esattezza, il 50% della cifra spesa da chiunque per Rebic, verrà immediatamente girato alla Viola. La richiesta dell’Eintracht per Rebic? Intuitivo, quasi a incastro. 40 milioni di euro, esattamente il doppio del valore del riscatto del Ninja. Se due più due fa quattro dunque, è immediato il ragionamento legato a questa doppia operazione. L’Inter, in questo senso, garantirebbe alla Fiorentina i soldi necessari (20 milioni, il 50% di 40) a riscattare Nainggolan la prossima stagione.

Un’operazione contorta, certo, forse anche tecnicamente “svantaggiosa” per quelle che sono le richieste di Antonio Conte. Dal punto di vista economico, però, i pezzi andrebbero a incastrarsi alla perfezione come in un puzzle. L’Inter si libererebbe di un ingaggio pesante senza fare minusvalenze e la Fiorentina non dovrebbe praticamente spendere nulla per arrivare al belga.

Il tutto, comunque, non rappresenta una certezza assoluta né un’indiscrezione di mercato, quanto piuttosto una supposizione per due operazioni che inciderebbero positivamente sui bilanci di tutte e tre le squadre coinvolte e che si incastrerebbero alla perfezione nell’interesse di tutti.

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