SpazioInter’s Stories – Sebastiano Esposito, la grinta del millennial

23 giorni fa compieva 17 anni, ma nell’ultima stagione ha dimostrato di meritarne molti di più. Entriamo nel mondo di Sebastiano Esposito, il millennial delle speranze nerazzurre.

DALLA CAMPANIA AL NORD PER AMORE DEL PALLONE

Seba nasce a Castellammare di Stabia il 2 luglio 2002, una ventina di giorni dopo la disfatta italiana nel Mondiale di Corea. Il prodigio nerazzurro è il secondo di tre figli, tutti e tre parte integrante del vivavio della Beneamata: Salvatore, classe 2000, è stato ceduto in prestito al Chievo, mentre il piccolo Francesco Pio, classe 2005, è un falso nueve che fa impazzire le difese avversarie.

Sebastiano cresce calcisticamente nel Club Napoli, allenato da Ernesto Ferrara e ad 8 anni sogna di giocare nella Juve Stabia, come molti dei suoi compaesani. Nel 2010, però, avviene la svolta: in una partita contro il Virtus Volla, Ferrara butta Esposito nella mischia a 10 minuti dalla fine. Sugli spalti vi è Roberto Clerici, allora responsabile del settore giovanile del Brescia. A fine partita Clerici va da papà Agostino, ex calciatore cresciuto nel Napoli ed ex allenatore della Juve Stabia, e gli comunica la sua volontà di portare i tre Esposito al nord, per vestire la casacca della Leonessa. Non ci pensano due volte.

Così, per tre anni Seba cresce nel settore giovanile del Brescia; nel 2014, l’Inter lo scova e decide di portarlo ad Appiano Gentile: inizia in questo modo l’avventura nerazzurra di Esposito, che da quel momento brucerà le tappe e diventerà uno dei volti del vivaio interista.

UN’ANNATA DA SOGNO: NUMERI DA RECORD PER SEBA

80. No, non è il voto di maturità (che farà tra due anni), sono le partite giocate da Esposito dal 17 settembre 2017 alla fine della scorsa stagione tra Inter e Nazionale. Il classe 2002 si è diviso tra Under-17, Primavera, Nazionale Under-16, Nazionale Under-17 e Prima Squadra. Prima squadra?!

Sì, Sebastiano Esposito è il debuttante più giovane nella storia del club nerazzurro nelle competizioni europee: il 14 marzo scorso è subentrato a Borja Valero nel ritorno degli ottavi di finale di Europa League, nella sconfitta interna contro l’Eintracht Francoforte.

Nell’ultima stagione, tra l’azzurro ed il nerazzurro, ha collezionato 58 presenze con 45 gol e 10 assist: numeri da mostro. L’aspetto principale, però, è come sono arrivate queste reti: Seba cerca sempre la via del gol, pressa il difensore, attacca come un serpente come se avesse nel DNA il biscione nerazzurro.

A un anno dalla maggiore età, il nativo di Castellammare può vantare nel palmarès una Supercoppa Under-17 e i titoli di capocannoniere nel playoff (5 gol) e nella stagione regolare Under-17 (16 gol in 14 partite), arrivando ad un passo dalla conquista dell’Europeo Under-17, perso a maggio in finale contro l’Olanda.

A fine stagione, queste le parole del talentino nerazzurro: “Questa è l’annata più bella e più soddisfacente della mia carriera. Ad inizio stagione se qualcuno mi avesse detto che avrei esordito in Primavera con una doppietta non ci avrei creduto. Figuriamoci se qualcuno mi avesse detto che in una sera di marzo avrei fatto l’esordio in prima squadra in Europa League.. L’avrei preso per pazzo! Posso dire che l’ho sempre sognato e l’ho sempre desiderato, sono stato fortunato ma anche bravo a far capitare questo grandissimo sogno. Ho un piccolo rammarico che è quello che potevo vincere qualche trofeo in più, ma va bene così: si può sempre migliorare“.

Inoltre, il ragazzo è sembrato determinato anche sulla prossima stagione: “Adesso non bisogna fermarsi ma bisogna già pensare alla prossima stagione. Volevo ringraziare tutta la società, i mister e tutti i miei compagni di squadra sia dell’Inter sia della Nazionale che mi hanno aiutato tanto e mi hanno insegnato altrettanto. Grazie a tutti, all’anno prossimo“. Grazie a te Seba, nella speranza di poterti ringraziare per molti anni.

Sebastiano Esposito, i gol dell’Inter del futuro sono nei tuoi piedi: godiamoci il millennial con la voglia di vincere che scorre nelle vene.

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