SpazioInter’s Stories – Valentino Lazaro, alzati e cavalca quella fascia

La fascia destra nerazzurra, negli ultimi anni, ha assunto caratteri fin troppo religiosi. Dal 2012 al 2015 la benedizione in campo veniva fornita da Jonathan Cícero Moreira, il Divino Johnny proveniente dal Brasile. Dopo l’addio di Jonathan, tornato in patria, quella porzione di campo è stata amministrata discretamente da Danilo d’Ambrosio, uno che con i miracoli ci sa fare: nell’ultima stagione, senza DD33, probabilmente il Derby non sarebbe stato nerazzurro e l’Inter non avrebbe battuto l’Empoli in un finale di campionato alla Hitchcock.

Con Antonio Conte, la musica sulla fascia destra non è cambiata; il primo luglio, l’Inter annuncia l’acquisto di Valentino Lazaro: se non si parla di miracoli con lui..

L’INTER LO VOLEVA NEL 2012, MA LA MAMMA HA DETTO NO..

La nostra storia parte nel 2012, quando a Milano arriva Jonathan. L’Inter vuole battere la concorrenza di mezza Bundesliga e del Real Madrid per accaparrarsi un talento cristallino, un 16enne che corre per tutta la fascia senza una goccia di sudore. Gioca nella Primavera del Salisburgo, ma è nato nel marzo 1996: gioca contro avversari che hanno almeno due anni in più di lui, ma non ha paura di niente. D’altronde si è fatto da solo, postando video su Youtube delle sue abilità palla al piede: il Graz (squadra della città dove è nato, da padre angolano e madre greca) lo aveva notato e messo sotto contratto, prima che il Salisburgo lo acquistasse nel 2011. Ma torniamo al 2012.

Questo ragazzo è talmente bravo che il 3 novembre 2012 Roger Schmidt lo manda in campo contro l’Admira Wacker: è il più giovane debuttante nel campionato austriaco, a neanche 17 anni. L’Inter è pronta a dargli un ruolo da protagonista in Primavera, ma salta tutto: Valentino rimane a casa. Perchè? La madre non si sente pronta a lasciarlo andare, così Lazaro diventa una delle colonne portanti della squadra biancorossa, collezionando in quattro stagioni 71 presenze (condite da 9 gol) e 8 trofei: 4 Fußball-Bundesliga e 4 ÖFB-Cup, la Coppa d’Austria.

L’OLYMPIASTADION DIVENTA CASA SUA

Il 3 agosto 2017 Valentino è ormai grande e non necessita dell’autorizzazione materna per far sbocciare la propria carriera. Così, dopo aver sistemato le treccine (in onore di Ronaldinho, il suo idolo calcistico) e dopo aver messo in riproduzione una playlist rap sullo smartphone, si imbarca su un volo diretto Salisburgo – Berlino: dopo 80 minuti di volo, la firma: l’Hertha Berlino lo acquista per 6,5 milioni di euro, affidandogli la fascia destra, dove ubriaca a suon di dribbling e velocità anche avversari più ostici, come testimoniato dalla fantastica prestazione contro il Bayern nella vittoria casalinga nell’ultima stagione, quando ad Alaba, suo compagno di Nazionale, è venuto un forte mal di testa.

L’Hertha, compagine assemblata per giocarsi la salvezza nella massima serie, ha raggiunto un ottimo undicesimo posto in campionato ed è stato eliminato agli ottavi di finale solo dopo i supplementari contro il Bayern. Un miracolo, direte voi: be’, c’è di mezzo Lazaro.

A MILANO TROVA IL SUO MESSIA: CONTE IL “RIGENERATORE”

L’estate 2019 per l’Inter inizia col botto: sulla panchina nerazzurra arriva Antonio Conte ed il suo 3-5-2. Conte vuole un esterno che spinga e che si comporti bene in entrambe le fasi, così chiede a Beppe Marotta di comporre il numero di Michael Preetz, direttore sportivo della Die Alte Dame (la Vecchia Signora, sarà un caso?). La trattativa è complicata, ma alla fine Lazaro sbarca a Milano con la formula del prestito oneroso con riscatto fissato a 22 milioni di euro.

I due si troveranno bene, d’altronde Conte è noto per aver rigenerato esterni come Florenzi ai tempi della Nazionale o Victor Moses al Chelsea. La scena ce la immaginiamo già tutti: a Lugano, prima della sfida con i padroni di casa in programma sabato 14 luglio, Antonio si avvicina a Valentino. Lo fa inginocchiare (per allacciare gli scarpini) e gli mette una mano sul capo. Ora va’ Lazaro, alzati e cavalca quella fascia.

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