Da Sensi a Barella, passando per Politano: ecco l’Inter italiana di Conte

È TuttoSport a farlo notare; l’Inter, considerando sia gli elementi già in rosa che quelli prossimi ad arrivare, è sempre più azzurra. A quanto pare ciò deriva da una scelta di Antonio Conte, che ritiene che una connotazione fortemente italiana sia necessaria per raggiungere un suo particolare obiettivo.

Inter, mai così italianizzata dal 2002-2003

Durante la stagione 2002-2003, l’Inter contava ben dodici italiani in rosa; Toldo, Fontana, Adani, Cannavaro, Materazzi, Vieri, etc., tutti guidati da Hector Cuper, che riuscì a portare i nerazzurri al secondo posto in campionato e in semifinale di Champions.

Negli anni successivi la percentuale azzurra si è considerevolmente ridimensionata. Nel 2010, per esempio, l’Inter contava 5 italiani in rosa, puntando molto di più su giocatori stranieri, e mantenendo fede al nome di Internazionale Milano.

Quest’anno, però, il Club sembra determinato a rompere questa tradizione. Si pensi, infatti, ai due giocatori che in questo momento sembrano essere più vicini al nerazzurro: Sensi e Barella; entrambi giovani e promettenti, ma sopratutto italiani.

Non solo: tra i preferiti del mister c’è anche Florenzi, il cui nome è anche presente sulla lista dei desideri di Marotta; bisogna considerare poi i giovani che verranno valutati dall’ex Chelsea a luglio durante il ritiro, tra cui spiccano Esposito e Pinamonti.

Questi quattro azzurri (volendo escludere Florenzi, per il quale non sembra esserci una trattativa in corso), poi, si andrebbero ad aggiungere a quelli che già vestono nerazzurro; Padelli, Berni, Ranocchia, D’Ambrosio (tutti e quattro freschi di rinnovo), Gagliardini, Candreva, Politano e Bastoni: ben 8 italiani già a disposizione di Antonio Conte.

Perchè Conte vuole aumentare l’azzurro nel “nerazzurro”?

Aumentare la componente azzurra sarebbe stata una decisione di Antonio Conte; quest’italianizzazione, infatti, verrebbe vista dal tecnico come il rimedio ideale per i diversi problemi sorti nello spogliatoio interista durante la scorsa stagione.

L’ex Chelsea, di fatti, ritiene dare una connotazione fortemente italiana alla rosa infonderebbe un profondo senso di appartenenza, così come accadeva nella sua Juventus, dove i senatori azzurri controllavano la situazione spogliatoio. 

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