Biraghi: “Vivo in una famiglia di interisti. L’Inter mi segue? Motivo d’orgoglio”

42 presenze e 2 reti con l’Inter Primavera più due presenze con la prima squadra. Cristiano Biraghi è stato intervistato oggi da La Gazzetta dello Sport in vista del match dei viola contro il Milan: il terzino non nasconde la sua riconoscenza per l’Inter, club in cui è cresciuto, e il suo attaccamento ai colori nerazzurri.

L’INTERVISTA DI BIRAGHI

Come hai iniziato a giocare a calcio?
“I primi calci li ho dati nel Carugate, dove c’era una scuola calcio dell’Inter. Poi, a dieci anni sono entrato nel settore giovanile nerazzurro. Ho avuto maestri importanti quali Pea, Manicone, De Paoli. L’Inter lavora bene con i ragazzi. In campo e fuori dal campo. I dirigenti mi hanno aiutato a diventare ragioniere. È bene avere un piano B”.

Ricorda un derby vinto a livello giovanile?
“Un 4-1, con la Primavera. Con me giocavano Destro, Obi, Santon. Una grande gioia. Nella mia famiglia sono tutti interisti”.

Il campione dei suoi sogni?
“Ronaldo. Il Fenomeno. Un genio del calcio. Con la maglia nerazzurra ha fatto innamorare una generazione di giovani”.

I modelli di riferimento nel suo ruolo?
“Maicon. E, naturalmente, capitan Zanetti. Un simbolo. Oggi i terzini di spinta più forti in Serie A sono Alex Sandro e Kolarov”.

È vero che è vicino all’allungamento del contratto con la Fiorentina?
“Di questi argomenti si occupa il mio procuratore”.

L’Inter, però, la starebbe corteggiando?
“Un anno fa il Milan, ora l’Inter. Sono voci che fanno piacere. Ma io sto bene alla Fiorentina. Molto bene”.

Arriverà un messaggio prima della sfida con il Milan da qualche amico nerazzurro?
“Più di uno. Ho amici anche tra i capi della curva dell’Inter”.

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