Inter-PSV, la moviola: gestione a tratti rivedibile di Zwayer

Una partita così importante, in uno stadio leggendario e con un pubblico favoloso, avrebbe dovuto offrire sicuramente un epilogo diverso. L’Inter ha meritato l’esclusione dagli ottavi di finale, ma lo spettacolo offerto dal PSV e dal direttore di gara è stato tutt’altro che esaltante. La squadra di Van Bommel è arrivata al Meazza con la voglia e la cattiveria giusta per onorare un impegno prestigioso. Le perdite di tempo gratuite da parte del portiere Zoet, le simulazioni di De Jong e Dumfries sono la faccia della medaglia che non si vuole e non si deve mai vedere su un campo di calcio. A maggior ragione se giochi una gara dove non hai obiettivi oltre a quello della prestazione.

GLI EPISODI

La direzione del tedesco Zwayer è stata lacunosa in parecchie situazioni. Pochi episodi da moviola: accadono tutti e due in area olandese. Nel primo tempo il terzino sinistro Angelino ostacola Icardi da dietro; nella ripresa, l’altro terzino Dumfries mette due mani sulla schiena ostacolando il salto del capitano nerazzurro. Sicuramente troppo poco per fischiare rigore, ma i giocatori biancorossi hanno comunque commesso due enormi ingenuità. Le lacune del fischietto tedesco sono state ravvisate nella gestione dei cartellini, 7 ammoniti di cui alcuni come Skriniar e Politano si fatica a capire il motivo, e nella lontananza dall’azione. Per non parlare della esagerata fiscalità riguardante i falli laterali.

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