Inter, parla ‘Spillo’ Altobelli: “Grande Inter, Icardi è un Top”

Intervistato a Radio Anch’io lo Sport, Alessandro ‘Spillo’ Altobelli ha voluto soffermarsi sullo stato di forma della sua ex squadra, l’Inter. Una rosa che rema tutta nella stessa direzione, capitanata da un grande allenatore come Spalletti e supportata da uno stadio sempre pieno. “In questo momento l’Inter ha 20 giocatori che potrebbero essere titolari, e visto i tanti impegni Spalletti può dare spazio a tutti. La squadra vanta un bel gioco, e i risultati gli danno ragione. Spalletti è un ottimo allenatore, lo dice la sua carriera.” sentenzia l’eroe del Mundial ’82.

ICARDI, LA CHAMPIONS LEAGUE E IL BARCELLONA

Questi sono i tre temi principali trattati da Altobelli. Tre temi imminenti e strettamente correlati. La certezza Icardi: “Uno dei 5 attaccanti più forti del mondo” secondo Altobelli, dovrà sfidare una delle squadre più forti del mondo, il Barcellona. “L’Inter sta giocando bene e vince. I 70.000mila di San Siro possono aiutare i giocatori a battere il Barcellona che, fuori casa e privo di Messi, potrebbe andare in difficoltà. Non si deve partire battuti, ce la si può giocare con chiunque” chiosa ancora l’ex bomber. Un girone, quello dove è stata inserita l’Inter, molto duro e tosto: oltre ai Catalani ci sono Tottenham e PSV. “Ma quando noi sentiamo la musichetta della Champions cambiamo un po’ tutto. Abbiamo, come Juve e Napoli, due squadre, ovvero quello che serve per essere competitivi sia in campionato che in Europa“.

IL NUOVO ED UN PROBABILE ACQUISTO

Le ultime parole di Altobelli riguardano un ruolo, l’attaccante, di sua stretta competenza. Sta ‘studiando’ da cacciatore d’area anche Lautaro Martinez: “Lo vedo come alternativa ad Icardi, dovrà fare un po’ di panchina ed allenarsi duramente. Ha qualità particolari anche come seconda punta ma si deve dare da fare: contro il Genoa, sul 5-0, quando ti capita l’occasione per segnare, devi fare gol“. Bastone e carota per l’ex Racing. Bastone e carota anche per quanto riguarda il prossimo acquisto, non in campo bensì dietro ad una scrivania. Beppe Marotta. “Un dirigente top, lo dicono i fatti. Ha diretto la Juve dopo la Serie B ed ha ricostruito una squadra che quest’anno vincerà forse anche la Champions. I grandi dirigenti non devono avere bandiera, e forse per qualche tifoso interista potrebbe infastidirsi; ma lui è un dirigente che vale come un goleador“.

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