SpazioInter’s Stories, Marco Pompetti: quando il talento è made in Italy

Pescara, una bellissima città bagnata dal Mar Adriatico. L’Abruzzo, una regione ricca di storia, di natura e di talento. Adottati o autoctoni. Dalla coppia gol di ‘ZemanlandiaImmobile e Insigne, all’abruzzese D.O.C. Marco Verratti: zero presenze in Serie A ma sempre protagonista nelle notti di Champions League con la maglia del PSG. In Abruzzo, e più precisamente a Francavilla, 18 anni fa è nato un altro Marco: stesso settore giovanile, stesso ruolo e, l’Inter spera, stessa scalata verso il successo. Si chiama Marco Pompetti, ed è il protagonista di questa storia.

DA PESCARA A MILANO: SCUDETTO E VIAREGGIO

Ci ha messo davvero poco Marco a scalare le gerarchie dell’ex allenatore Stefano Vecchi: arrivato nell’estate 2017 assieme ad un altro baby talento, Lorenzo Peschetola, il play mancino ha iniziato l’anno con la formazione Berretti, salvo poi salire in Primavera e conquistare sin da subito il ruolo di centrocampista davanti alla difesa. “Evidentemente era destino” dichiara il padre Salvatore, interista fino al midollo, dopo la firma del primo contratto da professionista del figlio. Già, la famiglia Pompetti è interista purosangue e i primi trofei vinti dal ragazzo non fanno che alimentare questo fuoco laico che aleggia nella famiglia. Nel primo anno in nerazzurro Pompetti ha contribuito alla doppietta Trofeo di Viareggio-Campionato Primavera; ma il trofeo più grande è stata sicuramente la convocazione in pianta stabile con la prima squadra: “Mi hanno dato tutti qualche consiglio. Uno in particolare? Antonio Candreva“, sussurra ai microfoni Marco. Il ritiro estivo lo ha reso protagonista contro lo Zenit: una convocazione premio per lui e per altri giocatori reduci dalla vittoria del Tricolore al Mapei Stadium di Reggio Emilia.

VISIONE DI GIOCO E FACCIA PULITA

Un centrocampista ‘vecchia scuola’: tanta qualità in quel piede sinistro, visione di gioco e concretezza. Una faccia pulita, due occhi azzurri come il mare che gli ricorda casa. Pescara è lontana centinaia di kilometri ma le radici rimangono a Francavilla. La sua fidanzata, conosciuta tra i banchi di scuola, lo vede solo due o tre volte al mese. La sua famiglia lo aspetta e lo carica dall’Abruzzo. Le qualità sono evidenti nel classe 2000, la famiglia si sta allargando: migliaia di tifosi sono pronti a vederlo scendere in campo, con quelli ‘veri’. Marco non avrà più nostalgia di casa. Intanto Madonna se lo gode, aspettando il salto in prima squadra.

Fonte foto: screen youtube

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