Letterio Pino (entourage Icardi): “Mauro resterebbe anche a vita all’Inter. Rinnovo? Non c’è fretta”

Letterio Pino, membro dell’entourage del capitano dell’Inter Mauro Icardi, ha parlato a tutto tondo del capitano nerazzurro ai microfoni di Top Calcio 24. Toni distesi e tanta voglia di nerazzurro per l’argentino: “Il rinnovo? C’è serenità totale, chiaro che l’incontro prima o poi si farà nell’interesse di tutti. Mauro ha detto di voler rimanere all’Inter e per questo il Real Madrid, che cercava un profilo simile a Karim Benzema visto che pensavano ad una sua partenza, si è trovato davanti a un vicolo cieco”.

VOGLIA DI INTER

Pino si sbilancia anche sulla volontà a lungo termine del numero 9: “Mauro resterebbe anche a vita qui perché tifa davvero l’Inter da quando da bambino. Lui si sente capitano dell’Inter a tutti gli effetti, si sente erede di Javier Zanetti. Poi è un ragazzo serio, è felice e nonostante le voci di ogni mercato rimane all’Inter ed è contento di rimanere. Ovvio che se un’azienda va bene e ha un dipendente che è molto bravo, si cerca di premiarlo, ma per il rinnovo non abbiamo alcuna ansia anche perché non è stato fatto né richiesto da Wanda. Le sirene dall’estero o dall’Italia ci sono sempre state e ci saranno, ben venga questa cosa perché vuol dire che il giocatore è appetito e Piero Ausilio è stato bravo a prenderlo qualche anno fa”.

TROPPE CRITICHE?

Pino torna anche sull’approcci della Juventus: “Forse è stata la somma di un po’ di situazioni, loro dovevano vendere Gonzalo Higuain e quindi si è accostato questo scambio. Ma a Mauro non ha mai sfiorato l’anticamera del cervello di lasciare l’Inter di cui è capitano”. Si parla spesso del suo atteggiamento in campo: “Mauro ormai si è abituato a far reparto da solo. Tante volte ci si aspetta che il gol se lo inventi dal nulla, ma Icardi è un giocatore con determinate caratteristiche da area, non è un Alessandro Altobelli per intenderci. Me lo tengo così. Spesso mi viene da sorridere quando dicono per trovare il pelo nell’uoo che non partecipa alla manovra, ma in altre parti del mondo nessuno si permetterebbe di dire al capocannoniere del campionato italiano che segna da sempre che partecipa poco alla manovra”.

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