Le pagelle di Inter-Parma: se Dalbert fa un passo avanti Icardi ne fa uno indietro

Ancora senza vittorie l’Inter 2018/19 a San Siro. La doccia gelata per Spalletti arriva proprio da un ex Inter, Dimarco, ora tra le fila del Parma. Queste le nostre valutazioni

Handanovic 6.5

Incolpevole sull’eurogol di Dimarco, per il resto molto bene e sicuro di sé sia nelle uscite che nel giocare palla al piede, prendendosi anche qualche rischio di troppo

D’Ambrosio: 5.5

Approccio alla partita da 5 se non anche meno. Sbaglia tutti gli appoggi possibili e immaginabili. Nella ripresa aumenta la qualità della sua partita, arrivando anche vicino alla rete. Costretto ad uscire dopo uno scontro di gioco che gli è anche costato il cartellino giallo.

dal 71′ Asamoah: 6

Bene il ghanese costretto a subentrare per sostituire l’acciaccato D’Ambrosio. Si fa notare per un paio di sgroppate su ambo le fasce che gli consentono di arrivare alla sufficienza.

De Vrij: 6

Se Inglese non vede mai la biglia è soprattutto merito suo. Mastodontico sulle palle alte, arriva anche vicino alla rete nei minuti di assalto finale, quando alla disperata di ritrova a fare la prima punta a fianco di uno spento Icardi.

Skriniar: 6

Sufficienza tendente anche al 6.5, se non perdesse il senno sul finale facendosi scartare malamente da Gervinho. Sta crescendo di condizione e si vede imparando a giocare in una posizione che questa estate gli aveva procurato più di qualche grattacapo.

Dalbert: 6

Finalmente. Lasciatecelo dire, non sarà stato Marcelo, ma con soddisfazione possiamo affermare che non è stato nemmeno il solito Dalbert. Sicuro in fase difensiva, attento nel coprire possibili vuoti, molto bene anche in fase offensiva, dove sia dal fondo che dalla trequarti campo riesce a mettere più di qualche palla pericolosa. Ancora un po’ timido, ma facile che fosse più che altro preoccupato dalla gestione di Gervinho.

Gagliardini: 5.5

A volte fuori posizione, altre volte gestisce il pallone con pulizia e capacità. Troppo leggere offensivamente però, in una gara dove bisognava andarsi a prendere il pallone con tutto se stessi.

Brozovic: 6

Il 67% del possesso palla è nerazzurro. Lui lo gestisce senza infamia e senza lode. Certo, ci abituato a saper accendere la luce con verticalizzazioni importanti. Purtroppo non è il caso di oggi.

Candreva: 6.5

Positiva la gara di Antonio. Galvanizzato dalla rete contro il Bologna, ha passato due settimane a Milano ad allenarsi e si vede. Alcune giocate forse un po’ troppo forzate, ma si fa apprezzare per un paio di ripiegamenti difensivi d’altri tempi.

dal 59′ Politano: 5.5

Entra per cercare di dare una svolta alla partita che si stava pericolosamente arenando in acque torbide. Purtroppo per l’Inter, indi per lui, non riesce a trovare la giocata decisiva e, anzi, sembra essere poco lucido e presente nel contesto di gioco.

Nainggolan: 6.5

Meglio in fase di ripeigamento che propositiva, diciamolo subito. Ferma bene un paio di occasioni avversarie con sagacia e cattiveria che vorremmo vedere in tutti i nerazzurri, soprattutto offensivamente. Proprio se parliamo di offendere, il ninja è apparso appannato e senza precisione, con un paio di tiri da fuori finiti malmente sul fondo.

Perisic: 5.5

Insufficienza non perché abbia giocato una partita maligna. Anzi sicuramente è stato tra i più pericolosi, ma il fatto che non si sia andato al riposo sull’1-0 è anche colpa sua. Troppo egoista nel non servire Keita a fine primo tempo sulla bella ripartenza nerazzurra, per concludere debolmente addosso a Sepe.

Keita: 5

Effettua più tiri in porta di Icardi, ed è tutto dire dato che i suoi compagni persistono a servirlo con palle alte andando a favorire i centimetri dei centrali gialloblu. Si ritrova sui piedi un paio di ottime occasioni per il vantaggio nerazzurro, ma debolmente le regala alle braccia di Sepe. Se veramente vuole che il mister conti puntualmente su di lui deve avere un’atteggiamente più cattivo e affamato nella ricerca del gol.

dal 45′ Icardi: 4

Il suo ingresso al posto di un leggero Keita lascia presupporre lo sblocco del match da lì a poco. Invece 0 tiri nello specchio, poca cattiveria agonistica nel contendere il pallone degli avversari, a volte addirittura lontano dalle zone chiave dell’azione. L’emblema della sua partita è la svirgolata a porta che avrebbe concesso almeno il pareggio ai nerazzurri. Dopo Sassuolo, Torino e Parma, 3 match in cui sempre sul finale ha avuto l’occasione d’oro per regalare i punti ai nerazzurri, vien da chiedersi se, come nel film Space Jam, qualche alieno venuto da lontano non gli abbia rubato il talento, quella cattiveria letale che lo rendeva unico.

Spalletti: 5

Sembra strano, ma la sua squadra si rende maggiormente pericolosa nella prima frazione che nel secondo tempo. È vero, manca un rigore solare per un fallo di mano di Dimarco sulla linea (rosso + rigore…probabilmente staremmo a parlare di ben altro) ma è anche vero che la squadra al momento soffre di una sterilità offensiva preoccupante. Il ritardo dalla vetta sembra già troppo importante e siamo solo alla 4 giornata. Non si chiedeva di vincere lo scudetto, ma di confermare l’Europa che conta. Il cambio di trend deve essere immediato e repentino.

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