Critiche e sorprese: genio Ausilio e il mercato che non ti aspetti

Artefice di un lavoro minuzioso e meticoloso: il direttore sportivo dell’Inter, Piero Ausilio, sta davvero sorprendo. Sarà l’effetto Champions League, sarà la voglia di cambiamento. L’Inter di questa estate 2018 è più attiva che mai nel mercato e lo fa in modo chiaro e deciso. Pochi nomi, ma tutti mirati e di qualità. L’obiettivo è solo uno, consegnare al tecnico Luciano Spalletti una rosa competitiva per la prossima stagione e che possa fare bella figura in più competizioni.

Un Ausilio che sorprende

L’obiettivo primario è quello di accontentare Spalletti. Acquisti a parametro zero, scommesse per il futuro e inserimenti di contropartite tecniche sono state, almeno fino a ora, l’arma vincente del mercato neroazzurro. Negli ultimi anni tanta confusione, ma questa volta sembra essere un’altra storia. Probabilmente, dopo diverso tempo, c’è un progetto serio e che punta alla continuità. Ma, dietro queste scelte di mercato, c’è senz’altro lo spettro del fairplay finanziario e la necessità di non peggiorare le condizioni economiche societarie.

Più qualità, meno soldi

Buona parte dell’ossatura resta confermata, complici gli arrivi degli anni precedenti. Ma, quest’anno, la rosa della Beneamata potrà contare su innesti di grande spessore e senza spendere cifre da capogiro. Nell’ultimo campionato, la società milanese ha speso poco più di 100 milioni di euro, mentre ne ha incassati quasi 75. Ad oggi, invece, ne sono stati investiti 54 e fatti rientrare 26. Cambia poco in termini di perdita economica, ma la partecipazione alla Champions, sicuramente, ha consentito di usufruire di qualche risorsa in più. Quello che colpisce, però, sono i calciatori che si aggiungeranno alla rosa.

Uno a reparto, Ausilio sceglie bene

Si tratta di almeno un buon innesto per ogni reparto. In difesa, infatti, fatta eccezione per alcuni ritorni dai vari prestiti, i nerazzurri si sono assicurati le prestazioni dell’olandese Stefan De Vrij, 26 anni, già con grande esperienza in Serie A e in Europa e arrivato a parametro zero dalla Lazio. A centrocampo, invece, spicca il nome di Radja Nainggolan: il trentenne belga arriverà dalla Roma e garantirà qualità e quantità. Cosa importante, inoltre, è che ha già giocato sotto la guida di mister Spalletti. Infine, in attacco, la grande scommessa Lautaro Martinez, 20 anni. La punta argentina viene dal campionato del suo Paese, dove ha vestito la maglia del Racing Club. Si punterà molto sul suo talento.

Il genio Ausilio e una squadra completa

Quello che colpisce maggiormente, però, è la grande astuzia di Ausilio. Il direttore sportivo sembra non abbia lasciato nulla al caso. Perso il terzino Joao Cancelo (troppo alto l’investimento per il riscatto dal Valencia), i nerazzurri avranno a disposizione l’esperto Kwadwo Asamoah, 29 anni, anch’egli in arrivo senza spendere un euro. Ma il vero colpo di genio è arrivato nella trattativa per Nainggolan: 24 milioni alla Roma più la cessione di Davide Santon (poco utilizzato e autore di una non brillante stagione) e del giovane centrocampista Nicolò Zaniolo, 18 anni. Uno che, sicuramente, per ruolo ed età, non avrebbe avuto spazio e avrebbe rappresentato solo un esubero fra i tesserati che militano in quella zona del campo. Giochi che sicuramente non sono finiti qua. Alcuni elementi torneranno dal prestito e, qualora non dovessero rientrare nel progetto, verranno nuovamente girati in prestito o ceduti. Fra loro il giovane attaccante Gabriel Barbosa “Gabigol”.

Critiche, tempo e duro lavoro

Questo operato sembra bastare per rispondere a chi aveva storto il naso e avanzato critiche all’operato fatto fino a oggi, specialmente dopo il mancato riscatto di Cancelo, considerato da molti tifosi uno degli acquisti obbligatori da fare. Per tutte le altre decisioni sulle cessioni o altri acquisti, invece, c’è ancora spazio per decidere. Il tempo non manca e il lavoro dell’Inter sembra essere già a buon punto. Non resta che rimboccarsi le maniche e portare a casa i migliori risultati possibili.

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