Candreva-Karamoh: il dilemma eterno della fascia destra

Candreva e Karamoh, in questo momento, non riescono a garantire un rendimento pienamente soddisfacente. I due potrebbero completarsi, ma anche in questo caso risulterebbero esserci delle mancanze.

CANDREVA, L’IMPEGNO NON PRODUCE UTILI

Sarebbe stato davvero strano, ad inizio stagione, immaginare un campionato senza reti per Antonio Candreva. Invece, con solo una gara al termine, colui che sarà il grande ex di domenica non ha mai bucato la porta avversaria. Utilizzato molto per portare cross ai compagni, soprattutto a Icardi, non ha tratto beneficio nemmeno dall’evoluzione tattica impartita da Spalletti. Il suo ruolo più dentro al campo, con più possibilità di andare al tiro, non lo ha gratificato sotto questo punto si vista. Perché purtroppo, per quanto tattica, tecnica e cuore possano aiutare, il fattore psicologico spesso risulta essere l’ostacolo più insormontabile. Candreva si è innervosito, a volte intestardendosi in soluzioni personali non producenti. La sua voglia di sbloccarsi non ha trovato rivalsa, anche per colpa della sfortuna. Ciò non gli ha impedito di mettersi con intelligenza al servizio della squadra in alcune partite. A volte la missione è stata positiva, ma purtroppo è sempre mancato quel pizzico per regalare una prestazione a tutto tondo. Il rischio di una giocata raramente ha pagato nel suo caso. La prevedibilità è stata invece spesso il suo tratto distintivo. Chi è stato impegnato al suo posto, è riuscito s portare quel tocco di fantasia in più?

KARAMOH, UNA PROMESSA, MA NON ANCORA UNA CERTEZZA

Sì, Karamoh in più di qualche partita si è fatto apprezzare. Personalità, nessuna paura nel rischiare la giocata, dribbling e velocità, un pubblico che lo ha subito benvoluto per queste caratteristiche. Ci sono però anche delle controindicazioni: un’attitudine difensiva ancora da costruire, un talento ancora da governare e svezzare, una lucidità sotto porta non di primo pelo. Inoltre, ricordiamolo sempre, l’età ha i suoi pro e contro. Se le premesse per crescere e affermarsi vi sono tutte,  al tempo stesso è difficile poter già essere decisivi nell’immediato. Contro il Sassuolo anche i più entusiasti si son dovuti rassegnare: non ci si può aspettare che Karamoh già reciti ruoli da trascinatore, almeno non quando la palla scotta così tanto. Il suo ingresso contro il Sassuolo, come in altre situazioni, non è stato performante. Non gli si può fare una colpa, anzi: purtroppo l’allestimento della rosa ha avuto delle falle sin dall’inizio, almeno in attacco. I ricambi sono numericamente insufficiente e non sempre qualitativamente all’altezza.

KARAMOH-CANDREVA: CHI CON LA LAZIO?

Ora, dunque, chi giocherà dei due contro la Lazio? Candreva sarà più sfiduciato o convinto di potercela fare contro la squadra che ha lasciato ormai due anni fa con la speranza di ottenere più? Karamoh ha la maturità per affrontare un match così delicato? Eppure il francese ha spesso dimostrato di essere più incisivo dall’inizio che da uomo da giocarsi come carta in corsa. Spalletti dovrà valutare i pro e i contro per un ruolo che, da inizio anno, ha regalato tanti dubbi e molto scetticismo, ma pochi risultati e tranquilla continuità.

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