Inter-Juventus, il sold out e la voglia di ritornare grandi

Era nell’aria. La speranza, ma soprattutto la volontà di tornare ad essere grande. E per farlo, serve l’appuntamento con il vestito elegante, con le serate di gala sui palcoscenici europei. Serve la Champions League per ricominciare ad essere grande, e sabato sera arriva l’ennesima gara decisiva.

GIA’ SCRITTO?

Era nell’aria, dicevamo. Si avvertiva già ad agosto che questa poteva essere la nostra stagione. La parentesi giusta da abbinare a nove mesi da Inter, finalmente. Obiettivo centrato a metà, dalla vetta della classifica post Inter-Chievo al quinto posto di oggi, la rincorsa alla Champions League è il più classico dei tira e molla tra i nerazzurri e le romane, tra Luciano Spalletti ed il suo passato. Quella stessa coppa dalle grandi orecchie che lo scorso anno ha centrato ad una manciata di secondi dal novantesimo e che oggi, trecento giorni dopo, è pronto a giocarsi tutto ancora in quello stadio, ma biancoceleste.

SOLD OUT

78.328. Questo il numero dei presenti sabato sera sugli spalti di San Siro. Sold out e record d’incasso in Italia, un numero stratosferico che conferma il trend che vi abbiamo anticipato sopra e che rappresenta una forte risposta a quanto accaduto negli ultimi anni. Ne abbiamo passate tante, davvero. Abbiamo salutato l’Europa League nello scherno generale di tutti, abbiamo subito colpi e ci siamo leccati le ferite. Ma oggi siamo qui, a giocarci il quarto posto per tornare nell’Europa che conta. Per giocarcela di nuovo con le grandi, spinti da ogni interista che ha scelto di abbracciare la fede nerazzurra, sapendo aspettare anche nei momenti difficili.

AFFAMATI

Mancherà Gagliardini, al suo posto molto probabilmente tornerà Vecino. Occhi puntati su Cancelo, promesso sposo dei nerazzurri ma a lungo corteggiato e tentato dalla Juventus. E poi Mauro Icardi ed Ivan Perisic, in gol lo scorso anno nel 2-1 ai bianconeri e vogliosi di rendersi protagonisti nell’infrasettimanale europeo. Batterli per i due volti della classifica: deve essere questo il grido di battaglia. Quarto posto, quello nerazzurro, e secondo, quello bianconero. Conta un solo risultato: vincere.

 

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