Skriniar: “Il Milan rinato con noi e noi lo fermeremo”

Milan Skriniar parla da trascinatore dell’Inter. Galvanizzato dal gol contro il Benevento apre alla possibilità di fermare i rossoneri che arrivano al derby in uno stato di forma nettamente migliore dell’Inter.

Skriniar: “Milan rinato con noi e spetterà a noi fermarlo”

La Gazzetta dello Sport esalta Milan Skriniar: “Vogliamo chiudere la serie del Milan.
In pratica li abbiamo rianimati noi nel derby di Coppa Italia, lo scorso dicembre, ora sarà invece l’Inter a ripartire”.
Milan Skriniar ci mette faccia, parole e carattere a poche ore da un derby senza ritorno: l’Inter per uscire definitivamente dalla crisi e rispedire in «purgatorio» la banda Gattuso; il Milan per stravolgere
ogni certezza a livello di corsa Champions.

Troviamo avversari pieni di fiducia – continua il 23enne slovacco -, in un ottimo momento di forma.
E’ stato bravo Gattuso, in campo si aiutano, lottano su ogni palla». Applausi a Ringhio allora, “e se potessi a i rossoneri toglierei Suso, il giocatore chiave“. Occhio anche alla freschezza e all’entusiasmo
di Cutrone, “attaccante forte, giovane, motivato. Segna toccando pochi palloni, servirà grande concentrazione con lui”.

Quello che abbiamo fatto nelle ultime partite non basterà di certo domenica sera. Spalletti lo ripete
ogni giorno: dobbiamo fare meglio e dare più del massimo, sia di squadra sia singolarmente.
Veniamo da un lunghissimo periodo di crisi che non so spiegarvi. Ci alleniamo bene eppure non esprimiamo un gioco adeguato“. Si è parlato di spogliatoio diviso, «e non è vero, il nostro è evidentemente un problema di testa, giochiamo a sprazzi, non teniamo la giusta concentrazione per l’intera gara. E’ qui che bisogna migliorare, ormai non ci sono più margini, è il momento di tornare a mostrare il nostro valore”. E Skriniar non tentenna nell’indicare “Icardi come uomo derby. All’andata l’ha buttata dentro tre volte, ci sono mancati i suoi gol in questo inizio 2018.
Sì, punto su Maurito, uno che ho sentito vicino fin dai miei primi giorni milanesi“. E ancora: “Questo
è il weekend della verità, il programma propone partite che diranno cose importanti a ogni livello là davanti, e noi dovremo farci trovare pronti. Lazio, Inter, Roma e Milan: la corsa è lunga ed equilibrata. Non dimentichiamoci poi della Samp, che è forte e non molla“.
Quattro gol in campionato, nessun difensore come Skriniar. Grinta, cattiveria e generosità, prestazioni
da fenomeno nella prima parte, poi qualche scricchiolio, comunque sempre nel cuore dei tifosi, “che sono magnifici – dice Skriniar-, direi unici. Il loro apporto non è mai mancato, nemmeno nei momenti in cui si è giocato davvero male“.

Valutato circa 30 milioni la scorsa estate, oggi Skriniar costa non meno di 50 milioni, e in corso
Vittorio Emanuele hanno iniziato ad affacciarsi, più o meno ufficialmente, le prime corazzate europee: Barcellona e Manchester City in particolare.
Ammetto di essere andato oltre ogni aspettativa continua lo slovacco -. Quando sono arrivato a
Milano ero convinto delle mie qualità, sapevo che avrei potuto conquistare un posto da protagonista,
ma mi aspettavo alti e bassi continui. Invece ho giocato sempre, fin dal precampionato, e a quel
punto non ho più mollato la maglia (sorride, ndr)”. Capitolo mercato: “Si diceva che il mio prezzo fosse esagerato, adesso vedo girare cifre più alte. Le voci le sento, leggo del Barcellona e di altri club, però io sono concentrato solo sui prossimi impegni: devo pensare alle partite e agli allenamenti, il resto non conta. Di sicuro la mia permanenza all’Inter non è legata alla qualificazione
in Champions, e comunque sono convinto che in Champions ci andremo a prescindere, perché l’Inter ha uomini e professionisti di qualità. Amo questa maglia, sto benissimo a Milano: pronunciai un “sì”
convinto, emozionato e senza tentennamenti quando Spalletti e Ausilio chiamarono per convincermi a scegliere l’Inter“.
Il guerriero è carico, «domenica il bel gioco non conta, voglio i tre punti. Non c’è più tempo per scherzare. Dopo il Milan avremo il Napoli, servono vittorie di peso per poter dire di essere usciti da una crisi ormai insopportabile”.

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