L’ira dei vip: “Inter, cinesi assenti. La società è abbandonata a se stessa”

Vanno giù pesante i tanti vip sentiti da La Gazzetta dello Sport sul momento dell’Inter. Rabbia e frustrazione per un’assenza societaria che neanche nelle ultime squadre di A si nota, una mancanza di cuore gravissima per molti.

Inter, le reazioni dei vip, non si salva niente e nessuno

La Gazzetta dello Sport ha raccolto le impressioni di vari vip tifosi nerazzurri che non le hanno certo mandate a dire. Il «punto» ­ mentre sui social il popolo ribolle e spopola e si chiede dove sia Suning

­ sembra arrivato dopo la resa di Marassi, con quella striscia imbarazzante di dieci partite che hanno fruttato la miseria di 9 punti. Neanche il fanalino Benevento ­che peraltro ci sta mettendo l’anima ­ ha fatto peggio di Icardi&C. E proprio da un raffronto con i sanniti parte una feroce quanto lucida analisi del direttore del tg di di La7 Enrico Mentana. «L’Inter è una società abbandonata a se stessa ­ ha detto Mentana a Sky. Il proprietario vive dall’altra parte del mondo, a Milano c’è suo figlio, un bravissimo ragazzo che gira con un’auto che costa quanto mezza difesa del Benevento e non dà l’idea di capire
cosa succede in campo. L’Inter ha 50mila spettatori in media. Vedrei bene una specie di azionariato popolare, so che tanti tifosi sarebbero pronti e io farei la mia parte. Thohir non conta una mazza, ma Suning potrebbe anche lasciare l’Inter in balia di se stessa. Tanto che Spalletti e la squadra in questo
vuoto sono liberi di sbagliare e non c’è un progetto visibile.
Emblematica l’immagine di Zanetti che mangia il gelato in tribuna. Manca un manico forte che si faccia sentire. Sabatini non ha nessun ruolo. Ridicola la vicenda Pastore. La squadra? Frenata senza scusanti. Fa sempre gli stessi errori, il gioco è prevedibile, qualcosa non va. Direttore e allenatore possono avere più colpe di quanto sembra. Ora mi faccio qualche domanda pure sul tecnico…».

Meno drastico ma comunque tagliente Marco Santin della Gialappa’s, sempre presente al Meazza («A

sostenere la squadra, i fischi non aiutano nessuno») e speranzoso che Icardi e soci siano ancora in tempo per rialzarsi: «L’Inter da due mesi non gioca più. Rafinha è forte ma si vede che non sta bene. Perisic è scomparso e prima gli bastavano 20’ per fare la differenza. Ma era chiaro che bisognava intervenire a gennaio.
Serviva un centrocampista di gamba che sappia cambiare ritmo, Ramires era perfetto e di fatto nostro. Voleva pure venire, ma i cinesi hanno detto no. Un segnale inquietante. Da parte della proprietà serve più chiarezza. Martinez è un buon acquisto in prospettiva, ma se serve
per sostituire Icardi di cosa stiamo parlando?». Più soft Elenoire Casalegno: «L’assenza di Icardi si sente. Bisogna credere in se stessi, essere più compatti e aggressivi. Mentana duro, è lo sfogo di un tifoso innamorato»

La difesa d’ufficio arriva da Francesco Toldo: «Ci sono altre squadre blasonate che sono più sotto rispetto all’Inter, ma nessuno ne parla».

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