Rafinha, FC INTER vs BOLOGNA FC, Serie A Tim 2017/2018 24 giornata, Milano 11 febbraio 2018 stadio San Siro (c) Fabrizio Andrea Bertani
Nella vita bisogna cogliere al volo le occasioni e così dal nulla Rafinha ha illuminato San Siro contro il Bologna. Il prato milanese ardeva per avere una nuova luce che tutti sperano sia il genio prelevato dal Barcellona.
La Gazzetta dello Sport illustra il pomeriggio di Rafinha e sarà anche che in questo momento dai suoi centrocampisti
Passano altri 2’ e una mossa felina di Rafinha costringe Mbaye all’entrataccia che lascia il Bologna in 10. Di fatto l’ultimo arrivato in una manciata di minuti ha squarciato in due il match come una tela di Lucio Fontana.
A colpire è la sensazione che il ragazzo di San Paolo che giusto oggi compie 25 anni possa illuminare quella zona chiave a ridosso dell’area avversaria dove l’Inter stentava anche quando piovevano vittorie. Ed è come se ieri Spalletti avesse consegnato nei piedi di Rafinha la svolta «centrista» nel giorno in cui le ali in difficoltà sono finite una in
panchina (Candreva) e l’altra a fare l’interno (Perisic). Perché il ragazzo con quel mancino fatato taglia e cuce solo palloni d’alta sartoria, vede la giocata con quell’anticipo che fa la differenza tra un buon giocatore e un campione, salta l’uomo con facilità e soprattutto verticalizza (e bene) appena può. Ieri poi ci ha messo anche la grinta che non ti aspetti vedi doppio tackle consecutivo e braccia mulinate a gasare San Siro e anche una sensibilità da… medico anticipando a Spalletti che Karamoh aveva problemi fisici. Ancora più importanti le opzioni tattiche che si aprono grazie alla duttilità di Rafinha. Che va a nozze da trequartista ma ieri si è mosso pure a destra e può ricoprire qualsiasi ruolo dalla metà campo in su.
This post was last modified on 12 Febbraio 2018 - 10:34 10:34