Crotone – Inter (1-1), parla Spalletti in conferenza: “Sono io il responsabile, anche se il livello di fragilità è questo, vuol dire che ci ho visto male io”

L’Inter non sa più vincere. Questa Inter non è la creatura forgiata da Spalletti ad inizio stagione. Questa Inter, come ogni gennaio da ormai troppi anni a questa parte, sta buttando all’aria ogni possibile obiettivo stagionale. Presenti in sala stampa a San Siro, abbiamo raccolto i commenti in conferenza di Luciano Spalletti in seguito all’1-1 casalingo.  Conferenza Spalletti, le sue parole in conferenza.

CONFERENZA SPALLETTI:”LA RESPONSABILITÀ È SEMPRE LA MIA”

Vista la prestazione della squadra e reazione della tifoseria, pensi che loro ti ritengano l’ultima ancora di salvezza?

“No, l’ancora di salvezza sono i giocatori. Come stasera che siamo in un momento sicuramente carico di difficoltà, e si vede, io sono responsabile perché non gli ho creato un modo di lavorare dove possano esprimere il meglio di se stessi. Se poi il livello di fragilità è questo qui vuol dire che ci ho visto male, ho scelto male, e quindi è sempre responsabilità mia. Secondo me lavorare all’Inter è splendido e ci sono tutte le qualità per lavorare bene”

Karamoh e Rafinha possono dare una mano, sembrano più attivi?

“Sì, la possono dare. La reazione quando non vi è più nulla da perdere è razionale, naturale. Quando poi sei in difficoltà vera reagisci in maniera più dura. Karamoh ha delle fiammate importanti, però poi offre una prestazione di fiammante. Poi ha bisogno di recuperare, non ha continuità  e fluidità di gioco. La squadra non può sostenere uno con poco continuità. Va a finire che subisci ancora di più durante la partita. Rafinha non ha la partita nelle gambe. Ci può dare una mano ma bisogna che lieviti un po’ tutto. Abbiamo qualche soluzione in più che non abbiamo provato, qualche cosa di più bisogna fare. Stasera abbiamo fatto mediano più basso e due mezze ali”

Cosa serve all’Inter per arrivare al 4° posto?

“Bisogna tornare a vincere qualche partita, ci vogliono dei risultati dove si portano a casa i 3 punti. Ci vuole ritorvare quel livello di qualità che ha la squadra”

Ultimamente la squadra sembra formata da 11 giocatori che non formano un insieme. 

“Come dicevo prima ci vuole tutto. Anche quello che può essere un cambio totale. Bisogna che i giocatori poi abbiano le caratteristiche per un progetto tattico differente. Mauro Icardi è una prima punta, puoi pensare di dividere il campo con Eder, ma poi si potrebbe creare difficoltà a lui. La somma della qualità dei calciatori deve arrivar a lavorare per il progetto”

Impostazioni privacy