Rafinha e Ramires sono due obiettivi nerazzurri. Piste e condizioni diverse, col Barcellona che spinge per l’obbligo di riscatto e lo Jiangsu Suning che prima vorrebbe il sostituto del trequartista.
Rafinha, il Barcellona detta le condizioni
Come riporta La Gazzetta dello Sport i 15 minuti di notorietà non richiesta sono arrivati all’improvviso. Rafinha
contro l’Espanyol nel derby di Coppa del Re tornando così in campo dopo quasi dieci mesi. Ernesto Valverde, allenatore del Barcellona, ha sorpreso tutti inserendolo nel finale al posto di Denis Suarez. A Milano, sponda nerazzurra, qualcuno avrà pure trattenuto il fiato quando David Lopez gli ha dato il bentornato sulla caviglia destra.
Eppure è andato tutto liscio, risultato a parte (sconfitta per 1-0) e la trattativa rimane in attesa di una soluzione.
Il Barcellona si è preso ancora qualche ora per accettare o rifiutare l’offerta dell’Inter: prestito gratuito con diritto di riscatto fissato a 35 milioni. Il club blaugrana ha replicato con una doppia ipotesi: riscatto a
38 oppure obbligo di acquisto per 30. Sulla prima si può lavorare inserendo qualche bonus, sulla seconda si dovrebbe far scattare il riscatto dopo diverse partite e non subito. Sono attesi segnali al massimo domani.
Ramires, serve diplomazia con Suning
Per Ramires serve l’arte diplomatica milanese che sta insistendo per convincere la famiglia Zhang a lasciarlo partire
quando l’aereo lascerà la Spagna.
Il giocatore serve a Spalletti e a Capello verrà trovato un degno sostituto (Mbia?). Le alternative, con caratteristiche diverse, portano un po’ in Germania (André Schürrle del Borussia Dortmund), un po’ in Spagna (Nico Gaitan dell’Atletico Madrid, extracomunitario, e Joaquin Correa del Siviglia, inserendo Marcelo Brozovic nell’affare magari).