Icardi-Inter, il rischio di perderlo e sostituirlo in 15 giorni

L’Inter non pressa Mauro Icardi. Non gli conviene andar addosso all’unica fonte da gol di questa stagione. A turbare però l’ambiente nerazzurro è quella clausola da 110 milioni esercitabile tra il 1 e il 15 luglio e che, con la possibilità di chiusura del mercato al 31 luglio, darebbe al club solo 15 giorni per, eventualmente, sostituire Maurito.

Icardi-Inter, tra addio e sostituto ballano 15 giorni

Scrive La Gazzetta dello Sport che la questione del contratto con Mauro Icardi, prima o poi, dovrà essere affrontata. La promessa reciproca di aspettare il finale di stagione evidentemente tranquillizza tutti i protagonisti della vicenda (il giocatore vuole guadagnare almeno 9 milioni), ma gli spifferi che arrivano da mezza Europa consigliano di mantenere sempre alta l’attenzione sull’argomento.
Soprattutto l’Inter in questi ultimi tempista vigilando nelle riunioni di Lega per capire quali saranno in effetti le date del prossimo mercato, quello estivo. Secondo una corrente di pensiero molto diffusa c’è
l’intenzione della A di indicare il 31 luglio come termine perla chiusura delle contrattazioni. Se andasse in porto questa riforma il club rischierebbe di trovarsi in una condizione davvero scomoda con Icardi, visto che avrebbe solo 15 giorni di tempo per sostituirlo.
Sì, perche il contratto in essere concede all’attaccante di potersi trasferire (in cambio di 110 milioni) nella finestra temporale tra l’1 e il 15 luglio.
In realtà c’è un’altra corrente di pensiero che spinge per fissare la chiusura del mercato l’8 agosto. In ogni caso i tempi sarebbero comunque ristretti per la società della famiglia Zhang. Anche per questo
motivo la dirigenza nerazzurra è impaziente che i nuovi vertici federali prendano una decisione formale sull’argomento.
Si capisce bene come il futuro di Icardi sia centrale per i progetti interisti. Se il giocatore entra nell’ordine di idee di legarsi al club sino al 2023, è evidente che diventa d’attualità anche l’entità della
nuova clausola. Nei mesi scorsi era stato ipotizzato un aumento a 200 milioni di euro (sempre solo per l’estero), ma è presto per approfondire questo aspetto. Tanto per cominciare i prezzi dei top player stanno esplodendo nell’Europa che conta è i vertici nerazzurri intendono aspettare il momento giusto per fare queste valutazioni.

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