Se l’Inter ha salutato la Coppa Italia nel derby con il Milan, parte della colpa va anche a Joao Mario, che solo davanti a Donnarumma ha cestinato il possibile 1-0. Ma è solo l’ultimo capitolo di un libro che vede il portoghese in caduta libera.
Arrivato per la decisamente non modica cifra di 45 milioni di euro, il campione d’Europa è arrivato con tante prospettive che, nella prima parte della gestione de Boer e Pioli, aveva anche in parte ripagato. Pur non essendo un cannoniere, l’ex Sporting è arrivato a 3 gol in 30 partite nel 2016/2017, regalando punti importanti, come quelli con il Palermo. Il problema è che, guardando al peso specifico del suo rendimento, Joao Mario non ha minimamente contribuito ad avvicinare i nerazzurri al successo. Spesso è stato autore di prestazioni abuliche e scarsa incisività a centrocampo. Ad inizio stagione, poi, il crollo: gli arrivi di Gagliardini a gennaio 2017, e Vecino e Borja Valero in estate, hanno portato ad un centrocampo più folto, nonostante l’addio di Kondogbia.
Così, lo spagnolo si è preso la trequarti, l’uruguaiano la mediana e con Brozovic prima alternativa ai titolari. Joao Mario, insomma, è finito ai margini dell’Inter. Uno scontento che, unito alla voglia di Mondiale, hanno logorato il rapporto. Sabatini lo ha detto: “Vuole giocare di più”. Si arriva così al derby. Al minuto 59, l’ex Sporting ha l’opportunità di zittire le critiche e decidere la sfida. Ma il risultato è l’opposto: a diventare (inspiegabilmente, visto l’errore del centrocampista) eroe è stato Antonio Donnarumma, e in semifinale ci è andato il Milan. Al termine del match, è diventato uno dei responsabili dell’eliminazione. Ma, insieme a tutto quanto accaduto in questi mesi, per lui è davvero il capolinea. Sarebbe sorprendente, a questo punto, una permanenza all’Inter a fine gennaio, quindi dopo il calciomercato.
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This post was last modified on 28 Dicembre 2017 - 19:56 19:56