Nuovo dominio nell’Inter: Gagliardini-Vecino

Non è passato inosservato il fatto che nelle ultime prove dell’Inter si siano scatenati due centrocampisti: Gagliardini e Vecino.

I due sono la nuova scoperta di Spalletti, giocatori che forniscono copertura e giocate e restituiscono la linfa vitale ad un reparto che inizia ad avere una sua quadratura.

La rinascita di Gagliardini passa per Vecino

Era stato messo in discussione ad inizio stagione dopo esser calato lo scorso anno, Roberto Gagliardini aveva bisogno di uno come Matias Vecino per rinascere.

Scrive La Gazzetta dello Sport che Gagliardini e Vecino sono, per il lavoro che stanno svolgendo, la più bella sorpresa di questo avvio.

Uno schieramento quasi casuale, nato dagli infortuni di Joao Mario e Brozovic e che invece da Roma ha iniziato a funzionare.

Gagliardini e Vecino si dividono i compiti egregiamente, con similitudini di base per i due ma con lievi differenze che usano in maniera sistematica per rendersi utili alla squadra.

L’ex atalantino infatti è bravo a chiudere sulla trequarti e l’uruguaiano pronto a spingersi in avanti con strappi che sorprendono.

Margini di crescita altissimi per due giocatori classe 1991 e 1994 che ora sfruttano l’effetto Spalletti.

I numeri dei dati Opta che spiegano il successo, crescita nei passaggi fatti e riusciti (69 Gagliardini e 60,8 Vecino in media), palloni recuperati, contrasti fatti e duelli vinti.

Il successo della nuova coppia permette ad esempio ad uno come Borja Valero di pensare più all’impostazione che a rincorrere avversari, con Gagliardini che era esploso nei primi mesi di Inter salvo crollare nell’involuzione primaverile della squadra, con un’estate senza riposo a causa dell’Under 21 e un lavoro mentale di Spalletti per ritrovarlo.

Vecino invece prosegue l’impegno sull’aspetto mentale, per il salto in una grande squadra e perché se capisce di poter agire come “assaltatore” può esplodere definitivamente.

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