Inter regina per una notte, sarà gloria?

L’Inter si gode per 24 ore il primato in solitaria in classifica. Un risultato inaspettato dopo 10 giornate, pensando sopratutto che un anno fa di questi tempi si chiudeva la brevissima era di de Boer. Sarà gloria o solo fuoco di paglia?

Inter da primato, sarà gloria?

Luciano Spalletti ha ribaltato l’Inter. Se si pensa che 8 giocatori su 11 lo scorso anno giochicchiavano con de Boer ed erano sull’orlo di una crisi depressiva si può dedurre che sia gran merito dell’allenatore toscano il primato in classifica.

Mercato al di sotto delle attese, più funzionale che da sognatori, come invece fatto sull’altra sponda di Milano, tecnico pragmatico che bada al sodo, difesa attenta con il nuovo innesto di Skriniar, nuovi polmoni con Vecino, forse sottovalutato sulla carta e un Icardi formato 100 gol in Italia.

Non sono tutte rose e fiori però.

Intanto realisticamente parlando non bisogna guardare i punti di vantaggio su Juventus e Napoli che al momento sono più attrezzate, mentre invece va dato uno sguardo sul +8 sulla Roma e il +13 sul Milan, le due squadre che, sulla carta, potrebbero contendere il posto Champions ai nerazzurri.

Cosa può fermare l’ingresso nella gloria

La coperta cortissima. L’Inter non ha la rosa abbondante dei giallorossi e in ottica Champions può essere un ostacolo anche la Lazio di Inzaghi. Come dimostrato ieri i nerazzurri non hanno giocatori capaci di dare una linfa vitale in più partendo dalla panchina.

Anzi, proprio i cambi hanno rallentato la marcia, con un Joao Mario lento e macchinoso e con Brozovic ancora out. Manca ancora un vice Icardi anche se Eder ha la “garra” giusta pur da subentrato, mentre sul numero ridottissimo di difensori si è già detto abbastanza.

Il vero top player però è nato a Certaldo e sa trascinare i suoi, vedi esempio di Nagatomo ieri uscito tra gli applausi.

Se poi sarà gloria ben venga, d’altronde anche la prima Juve di Conte non era attrezzata per vincere uno scudetto.

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