GdS – Samuel: “Derby? Vincerà l’Inter. Su Icardi e Skriniar dico che…”

Walter Samuel, indimenticabile muro del Triplete, si racconta a La Gazzetta dello Sport tra il derby che deve  arrivare e che decise nel 2012 (anche se era Milan-Inter) e un’Argentina che rischia il Mondiale nonostante un potenziale offensivo unico. Oggi è il vice di Pierluigi Tami al Lugano, primo mattone per una nuova carriera da allenatore. Intervista Samuel, ecco il pensiero dell’ex muro nerazzurro.

INTERVISTA SAMUEL, IL PARERE SUL DERBY E SKRINIAR

Walter Samuel, The Wall nell’Inter del Triplete, si racconta a La Gazzetta dello Sport tra colori nerazzurri e ansie dell’Albiceleste impegnata in Ecuador per le qualificazioni al Mondiale.

Su chi vince domenica dico che la classifica dice Inter. Ma è un derby, per definizione non ci sono favoriti. Non è una sfida decisiva. Mentirei se dicessi che è una partita come le altre. La verità è che vale almeno un mese di campionato, in un senso o nell’altro. Il mio derby preferito è quello del 4-0, agosto 2009. Lì facemmo una prestazione perfetta. Indimenticabile. Contro c’era anche Ronaldinho“.

Curriculum da derby invidiabile per Samuel tra Buenos Aires, Roma e Milano.

Per me era sempre una questione di atteggiamento. Non parlavo molto, lo sapete. Preferivo concentrazione, umiltà e sana cattiveria sportiva. Si può essere leader anche così“.

Inter e Milan tra Spalletti e Montella.

L’Inter di Spalletti fa molti punti e se una squadra fa molti punti di solito non è una casualità. La verità è che i risultati servono maledettamente, perché danno il tempo di lavorare sulla qualità del gioco con necessità”.

Sul Milan è la solita fretta, leggo di Montella già in discussione. Tutti vogliono le vittorie subito ma quando si cambia tanto non è detto che le cose funzionino all’istante“.

INTERVISTA SAMUEL, LE PAROLE SU ICARDI E L’ARGENTINA

Se Mauro vuole essere un campione deve imparare in fretta. Lo stesso discorso vale per Dybala. E’ vero, in questo periodo non è semplice essere un attaccante dell’Argentina. Ma il calcio è questo, non aspetta, devi adattarti alle regole“.

Quale giocatore somiglia a The Wall?

Nel Milan mi piace Musacchio ma se devo scegliere qualcuno che mi somigli dico Skriniar. Me ne avevano già parlato benissimo alla Sampdoria. Deve soltanto continuare la sua crescita senza farsi distrarre da nulla. Mi rivedo in lui: pochi fronzoli, molta sostanza“.

Capitolo Argentina

Gran brutta situazione ma era nell’aria. Non puoi cambiare tre allenatori e aggrapparti solo al talento. Ho ancora fiducia, vinceremo in Ecuador ma la nostra Seleccion non ha ancora una fisionomia ben definita. Una volta in Russia però sarà temibile per chiunque. Il salto di qualità del Papu Gomez non mi sorprende, avevo già capito che giocatore sarebbe potuto diventare già negli anni di Catania“.

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